Il partito Azione Siena esprime il proprio apprezzamento per l’incontro “Si fa presto a dire pace. Istituzioni, conflitti e percorsi di pace”, tenutosi presso l’Università di Siena.
L’iniziativa, che ha visto la partecipazione del generale Vincenzo Camporini, dello storico Mirko Campochiari, del mediatore Mario Raffaelli e del professor Fabio Casini, ha offerto un contributo serio e concreto al dibattito pubblico sul significato della pace nel mondo contemporaneo.
Azione condivide il messaggio emerso durante la discussione: la pace non è un annuncio né un sentimento, ma il risultato di un lavoro politico e istituzionale fondato su regole, diritti e responsabilità.
Come ricordato da Mario Raffaelli, “la pace non deriva da buoni discorsi, ma dalla costruzione di condizioni strutturali che garantiscano fiducia, sviluppo e rispetto reciproco”.
Per Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa e oggi esponente di Azione, “una pace giusta non coincide con la semplice assenza della guerra, ma con il ripristino del diritto internazionale e della dignità dei popoli”.
In linea con queste riflessioni, Azione ribadisce la propria visione europeista e liberale: solo istituzioni forti, democrazie solide e cooperazione internazionale possono assicurare stabilità e sicurezza durature.
La costruzione della pace è, per Azione, una responsabilità collettiva, che richiede conoscenza, dialogo e realismo — non slogan né semplificazioni.
L’esperienza e le parole dei relatori dimostrano che è possibile coniugare sicurezza e diritti, diplomazia e pragmatismo, senza rinunciare ai valori fondamentali dell’Europa.