La Finale Nazionale Under 19 si è conclusa con la vittoria dell’EA7 Emporio Armani Milano, che ha superato la Dolomiti Energia Trento in una sfida intensa e spettacolare, laureandosi campione d’Italia nella categoria giovanile più prestigiosa. Ma al di là del risultato, la partita ha raccontato una storia parallela, fatta di radici senesi e di talenti cresciuti all’ombra del Palasport.
A guidare la corazzata milanese c’è Michele Catalani, tecnico che ha costruito gran parte della propria carriera a Siena. Ex Mens Sana, Catalani ha lavorato per anni nel settore giovanile biancoverde e ha allenato anche la prima squadra in momenti cruciali della sua storia. Oggi è alla guida del progetto giovanile di Milano, dove ha portato la sua esperienza e la sua visione tecnica. Il titolo conquistato con l’Under 19 è la conferma della solidità del suo lavoro e dell’eccellenza del percorso intrapreso.
Sul fronte opposto, con la maglia di Trento, ha brillato Mario Machetti, giovanissimo talento classe 2009, tra i più giovani in campo in questa fase finale. Nato e cresciuto a Siena, Machetti è un prodotto del vivaio del Valdelsa Basket e si è trasferito a Trento per completare il suo percorso di formazione. Nonostante la differenza d’età con molti avversari, ha giocato minuti importanti in finale, dimostrando una sorprendente maturità cestistica e grande personalità. Il suo futuro sembra promettere molto, e la sua presenza in una finale nazionale Under 19 a soli 15 anni è già un segnale forte.
Il legame tra questi due protagonisti e la città di Siena è una testimonianza concreta di come la tradizione cestistica senese continui a produrre eccellenze, sia in campo che in panchina.