Nella vertenza Beko si affaccia l’ipotesi Leonardo come potenziale reindustrializzatore. A rilanciare il nome è stato stamani il Corriere di Siena, ma i sindacati invitano alla cautela: “Prima di fare nomi servono elementi concreti – sottolinea Daniela Miniero (Fiom Cgil) – perché così rischiamo di bruciare possibili trattative. Il nostro compito è vigilare, tutelando i diritti dei lavoratori ed evitando speculazioni”. Massimo Martini (Uilm Uil), non nasconde come un arrivo di Leonardo potrebbe garantire “solidità strutturale e lavorativa, viste le sue dimensioni e la presenza già consolidata in Toscana”. Ma, avverte, “il tema non è il nome: serve un soggetto credibile, in grado di dare garanzie occupazionali ai 299 dipendenti”.
Intanto questa mattina è stata firmata la procedura 223 che consente ai lavoratori di uscire volontariamente con accesso alla Naspi. “Al momento sono 14 i lavoratori usciti senza copertura della 223 – spiega Miniero -, altri 13 con la procedura. In totale parliamo di una trentina di lavoratori che oggi non fanno più parte della Beko e 14 ulteriori lasceranno a fine mese”.
“ La procedura 223 è un passaggio fondamentale – afferma Giuseppe Cesarano (Fim Cisl) – perché rappresenta l’unico ammortizzatore sociale. Ma la priorità resta il futuro, Siena merita risposte concrete, non propaganda, e dobbiamo lavorare tutti insieme per riportare lavoro sul territorio”.
Fra i lavoratori resta alta la tensione, come evidezia Martini: “A settembre l’azienda ridurrà un turno, con il rischio che alcuni lavoratori restino quasi a zero ore – aggiunge – . Per questo adesso sono spaesati e devono decidere del proprio futuro. Non possiamo lasciarli soli”.
I sindacati ribadiscono la necessità di tempi rapidi e di un percorso condiviso: “Il 2026 – avverte Cesarano – rischia di essere l’anno più difficile. Serve un piano concreto per Siena, adesso”.
“La produzione terminerà il 31 dicembre – conclude Miniero – non possiamo continuare a ragionare come se la fabbrica non fosse destinata alla chiusura. Abbiamo chiesto chiarezza sul percorso di reindustrializzazione, e il 17 settembre incontreremo l’azienda per avere aggiornamenti”.