Beko, la mobilitazione prosegue: sciopero e presidio dopo viaggio in Turchia di Urso

I sindacati: "Siena lasciata nel limbo, Comunanza salvata per ragioni politiche"

Di Redazione | 19 Febbraio 2025 alle 15:04

Beko, la mobilitazione prosegue: sciopero e presidio dopo viaggio in Turchia di Urso

Dalla Turchia non sono arrivate buone notizie per lo stabilimento senese di Beko e allora la mobilitazione si intensifica. Sciopero e presidio davanti ai cancelli del sito di Viale Toselli, la rabbia dei lavoratori monta ogni giorno di più di fronte alla volontà dell’azienda, che sembra inscalfibile, di terminare la produzione a Siena.

Nel vertice ad Istanbul il passo concreto in avanti è stato fatto solo per il sito di Comunanza, mentre Urso ha ribadito la problematica dell’immobile, di proprietà di un privato e che oggi sarà al centro di un incontro tra Comune di Siena, Regione Toscana e Governo.

Intanto, la spedizione turca di Urso è stata fortemente criticata durante la manifestazione odierna: “Abbiamo deciso di mobilitarci perché le parole del Ministro non le abbiamo gradite. Siamo contenti per i lavoratori di Comunanza ma per quanto riguarda Siena non siamo contenti per niente” ha detto Carlo Bianco Rsu Fim Cisl di Beko.

La segretaria della Fiom Cgil Siena, Daniela Miniero ha affermato: “Quello di Urso è stato un viaggio politico, è andato lì per salvare Comunanza anche per il colore politico della Regione Marche. Per quanto riguarda lo stabilimento non ci basta che il Comune acquisti lo stabilimento, l’immobile deve essere rilevato se c’è un piano industriale o di reindustrializzazione”.

Massimo Martini della Uilm Siena ha aggiunto: “Il Ministro è andato in Turchia per salvare Comunanza, siamo contenti per loro, però Siena è stata lasciata completamente nel limbo”.



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