Beko Siena, agosto di cassa integrazione: produzione ridotta e decine di lavoratori fermi tutto il mese

Ennesimo stop per lo stabilimento, mentre si attende l’incontro al ministero previsto per il prossimo 30 luglio

Di Redazione | 23 Luglio 2025 alle 17:30

Beko Siena, agosto di cassa integrazione: produzione ridotta e decine di lavoratori fermi tutto il mese

Ad agosto i lavoratori dello stabilimento Beko di viale Toselli saranno in cassa integrazione per la maggior parte del mese: lavoreranno infatti solo 10 giorni. È l’ennesimo stop per lo stabilimento, mentre si attende l’incontro al ministero previsto per il prossimo 30 luglio. Il confronto, inizialmente fissato per il 25, è stato posticipato e la speranza è che segni l’avvio formale della procedura di reindustrializzazione del sito.

Va inoltre precisato che, sulle due settimane lavorative del mese di agosto, l’Azienda ridurrà le produzioni e i turni di lavoro, con la conseguenza che qualche decina di lavoratori resterà in cassa integrazione per l’intero mese.

Nel frattempo, sul fronte delle politiche attive del lavoro, si è svolto un incontro tra i sindacati e l’ufficio crisi industriali della Regione Toscana, rappresentata dal consigliere del presidente Giani, Valerio Fabiani. La Regione ha annunciato un piano formativo in due fasi, con l’intento di valorizzare le competenze dei lavoratori ancora coinvolti e prepararli a un futuro reimpiego.

La prima fase del piano partirà durante il periodo di transizione, quindi anche mentre sarà in corso la cassa integrazione. La seconda fase scatterà non appena verrà individuato un nuovo investitore. L’assenza, ad oggi, di un vero piano di reindustrializzazione rende difficile definire con precisione i profili professionali da aggiornare, motivo per cui il percorso formativo è stato pensato in due momenti distinti.

Resta valido l’accordo quadro firmato a ottobre con la Regione, che prevede un milione di euro a sostegno del futuro industrializzatore, e non più dell’attuale proprietà. Anche le politiche attive saranno rivolte all’intero organico, con l’auspicio che le uscite vengano rimpiazzate in futuro.

Intanto, resta confermata la data del 31 dicembre come termine ultimo per la chiusura delle attività produttive nello stabilimento. La Regione si è impegnata a presentare a breve un memorandum con una proposta formativa strutturata, per garantire tutele concrete a chi rimarrà legato alla fabbrica.

Durante l’incontro del 30 luglio sarà inoltre firmato l’accordo sull’incentivo all’uscita volontaria collegato alla Naspi, che riguarda tutti gli stabilimenti Beko in Italia. Una tappa considerata importante, anche se – finora – si sono susseguiti solo accordi quadro, senza ancora misure operative definitive.

Ad agosto, quindi, i lavoratori vivranno una fase delicata, con un’attività produttiva ridotta al minimo. La speranza è che proprio l’incontro del 30 luglio rappresenti il punto di svolta tanto atteso.



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