“La Golden Power non può essere applicata a Siena e nelle prossime ore sarò in Turchia per una missione che spero sia quella decisiva”. Con queste parole il Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha risposto all’interrogazione di Carlo Calenda sulla vertenza Beko. Lo strumento Golden Power, più volte citato dal Governo come garanzia per il mantenimento dell’occupazione, è ormai solo un ricordo del passato. In attesa che il Ministro riferisca le novità che apprenderà in Turchia, i sindacati sono sul piede di guerra per questo improvviso dietrofront sulla Golden Power.
“Resto sempre più basita per le azioni di Urso – ha detto Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena -. Un Ministro nella sede istituzionale più importante ha raccontato delle menzogne, poi ci dice che va in Turchia ma mi domando a fare cosa. Noi adesso vogliamo la verità, cioè che il golden power non è mai esistito. Siamo in mano a degli incompetenti e a dei cialtroni”.
Massimo Martini, segretario Generale Uilm Siena ha aggiunto: “Sentirsi dire che Siena non rientra nei parametri del golden power è deplorevole. Il Ministro questa poteva risparmiarsela, nessuno gli è andato a chiedere nulla sul golden power, è stato lui per primo a nominarlo”.