Botulino. Se ne parla tanto ultimamente sia di quello usato in medicina estetica, per spianare le rughe, sia di quello letale che si può trovare negli alimenti mal conservati. Per capire meglio di cosa si tratti abbiamo chiesto al responsabile del Dipartimento di Prevenzione della Asl Toscana Sud Est Giorgio Briganti.
“Il botulino è un batterio che produce tossine molto letali, un batterio che vive e si sviluppa in assenza di ossigeno”.
Si vede a occhio nudo?
“Purtroppo non è visibile, non altera né il sapore né l’odore, si deve fare attenzione a quei barattoli di alimenti che presentano il tappo, per intendersi, che fa il rumore click clock quando si tocca in superficie”.
Ma allora come si fa per capire se un prodotto alimentare conservato è pericoloso?
“In questo periodo per esempio si fa la pomarola fatta in casa, il pomodoro è acido e quindi difficilmente si forma il batterio. L’importante è pastorizzare i barattoli e i coperti in acqua bollente , si può aggiungere del succo di limone per ulteriore cautela”
La marmellata?
“Anche in questo caso lo zucchero fa da conservante e non fa sviluppare il botulino, l’importante è usare lo zucchero nella stessa quantità della frutta o inserire la pectina seguendo bene le istruzioni. Anche qui buona norma è usare anche del succo di limone che agisce sul ph”
Quali accorgimenti possiamo avere nel consumo di alimenti?
“Il botulino si forma negli alimenti che vengono conservati sotto vuoto senza un processo corretto di sterilizzazione e pastorizzazione. In caso di passate di verdure industriali che si conservano in frigo a 4 gradi, è buona norma farle bollire almeno tre minuti prima di consumarli ”.