L’esperto tecnico ed ex allenatore della Robur, Lamberto Magrini, ha tracciato un bilancio del girone E della Serie D, analizzando le dinamiche in vetta e i momenti difficili della sua ultima esperienza senese. Magrini è stato ospite a Buongiorno Siena, condotto da Alessandro Pagliai.
Riguardo al Siena, l’allenatore ha espresso un parere positivo, sottolineando il grande equilibrio raggiunto dalla squadra. “Vedo che il Siena ha intrapreso una bella strada, con dei risultati basati sull’equilibrio. “Quest’anno vanta la miglior difesa in assoluto e quindi ha trovato un equilibrio, quello che serve poi per vincere i campionati.” A favore del Siena, l’allenatore aggiunge un fattore esterno: “Da Grosseto non arrivano ottime notizie sotto l’aspetto della solidità della società e questo per il Siena potrebbe essere un grosso vantaggio.”
Nonostante il duello in vetta, Magrini individua nel Prato una minaccia potenziale. “Tra le squadre che ho visto in questa prima fase del campionato, penso che la rosa più importante sia quella del Prato.” Tuttavia, i risultati ondivaghi (quattro vittorie e quattro sconfitte su otto partite) rendono difficile per i biancazzurri puntare al vertice. Ha parlato anche del Poggibonsi, la cui crisi, secondo il tecnico, era stata messa in preventivo: “C’era da soffrire o tribolare, era messo in preventivo.”
L’ex tecnico della Robur ha poi ripercorso la sua ultima avventura a Siena. Magrini ha chiarito che la squadra non era stata costruita secondo le sue idee, a differenza di quanto sta accadendo ora. Ha criticato le scelte societarie del periodo. L’allenatore ha poi svelato il suo stato d’animo: “Avevo capito che c’era chi remava contro e non vedevo l’ora di essere cacciato. Ma io ho fatto di tutto per farmi cacciare sin dai primi mesi, insomma.”
Riguardo al futuro, Magrini ha confermato contatti con il Tutto Cuoio e una proposta in Eccellenza, rifiutata per ambizioni in categorie superiori. “Avevo una piccola possibilità di approdare in una squadra di Lega Pro che a me onestamente era cara. Ho rinunciato [all’Eccellenza] per aspettare questa soluzione, poi non si è concretizzata. Però la situazione era questa.” Magrini resta dunque in attesa della giusta opportunità in panchina.