Cani da caccia uccisi a Montalcino

Di Redazione | 15 Dicembre 2016 alle 16:49

Cani da caccia uccisi a Montalcino

Alcuni animali rimasti uccisi da esche velenose a Montalcino

Cani da caccia uccisi a Montalcino. Alcuni animali sono rimasti uccisi dopo avere ingerito esche cosparse di veleno, volutamente disseminate lungo la strada comunale della ”Villa a Tolli, nel tratto compreso tra Le Ragnaie e Le Cannelline. Questa zona è molto frequentata per motivi ricreativi e venatori e non è nuova a casi di avvelenamento di cani e di animali selvatici. Sei mesi fa il Corpo Forestale ha recuperato la carcassa di un lupo femmina che dopo gli accertamenti era risultata avvelenata da pesticidi. Il comando della stazione forestale di Montalcino dopo aver ricevuto le prime segnalazioni e le denunce presentate dai proprietari dei cani ha eseguito alcuni sopralluoghi sul posto rinvenendo altre numerose esche costituite da grumi di carne tritata in forma di polpetta. lle operazioni di ricerca hanno collaborato le guardie volontarie delle Associazioni venatorie e dell’associazione Wwf di Siena.

Le attività di ricerca dei bocconi avvelenati vengono, ormai usualmente, condotte anche con l’ausilio di unità cinofile specificatamente addestrate di cui è dotato anche il Corpo Forestale dello Stato. Nel caso specifico sono state impiegate quelle del Wwf di Siena. Le esche sono state consegnate alla sezione senese dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per essere analizzate e individuare la sostanza tossica utilizzata. E’ stato informato il sindaco di Montalcino, informa una nota del Corpo Forestale dello Stato, “trattandosi di fatti con notevoli riflessi di ordine igienico sanitario e di sicurezza”.  Non potendo escludere che qualche esca avvelenata possa essere sfuggita alle perlustrazioni, il Corpo Forestale dello Stato invita la cittadinanza a porre la massima attenzione della frequentazione della zona, avendo cura di non lasciare mai liberi i propri cani soprattutto lungo la viabilità e le piazzole di sosta. I forestali invitano inoltre a segnalare eventuali nuovi casi sospetti di avvelenamento o ritrovamenti di fauna morta per non precisati motivi o anche di avvistamento di manufatti che possano apparire come bocconi avvelenati.



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