A poche ore dalle dimissioni dei tre segretari provinciali della Lega e dopo quelle ancor più rumorose di luglio scorso di Paolo Salvini, storico Commissario provinciale di Siena, parla il sostituto referente provinciale, l’assessore alla sicurezza del Comune di Grosseto Riccardo Megale. Un dispiacere per questi addii arrivati dopo il successo di Siena e a qualche mese da significativi appuntamenti elettorali, ma restano pur sempre scelte personali che sottolineano importanti mal di pancia a livello locale, da cui il neo Commissario Megale però vuole andare avanti.
“Ho fatto un discorso molto franco con tutti quelli che sono stati eletti nelle sezioni comunali – ha spiegato ai microfoni di Siena Tv -: in un partito c’è sempre un dibattito, ci sono delle linee politiche e ci sono delle reazioni diverse ad ogni episodio, però bisogna avere una linea comune e decidere se stare dentro il partito oppure no. Mi dispiace per le dimissioni dei tre segretari, li ringrazio per il lavoro che hanno svolto, ma alla fine bisogna guardare avanti”.
Al centro di questa ribellione intestina ci sarebbero due questioni: da un lato la mancata convocazione del congresso provinciale per eleggere un segretario in modo diretto e dall’altro il poco ascolto della base da parte dei piani più alti del partito. Secondo il Commissario provinciale del Carroccio Megale però ancora sarebbe presto per aprire un congresso, perché troppo poco è stato fatto finora per coinvolgere più cittadinanza possibile.
“Credo che si voglia ristabilire un humus politico di partecipazione all’interno del partito, al di là dei numeri, che poi possa portare ad un congresso, io mi auguro nel più breve tempo possibile, dal momento che è giusto che Siena abbia il suo congresso ed il suo segretario eletto”.
