Caporalato, Cenni (Pd): "Servono legalità certa e lavoro pulito"

Di Redazione | 14 Ottobre 2016 alle 16:37

Caporalato, Cenni (Pd): "Servono legalità certa e lavoro pulito"

La deputata toscana commenta il blitz di Tavarnelle contro il caporalato

Susanna Cenni, Capogruppo Pd Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, commenta così la notizia dell’indagine sullo sfruttamento della manodopera clandestina nel Chianti: “La prossima settimana la legge sul caporalato arriverà in aula alla Camera grazie all’impegno dei ministri Martina e Orlando nonché a numerose iniziative parlamentari. Proprio alla vigilia di questo importante passo giunge il blitz delle forze dell’ordine a Tavarnelle Val di Pesa, che svela una rete di sfruttamento di immigrati come braccianti nel Chianti, con notizie di comportamenti gravissimi.
L’indagine ovviamente precisa che si tratta di una sola azienda, ed è bene sottolinearlo, come evidenzia lo stesso Procuratore Sangermano dicendo che il 99,9 delle aziende del Chianti non è toccato dall’indagine. In ogni caso, la vicenda non sorprende più di tanto, purtroppo: da anni i sindacati denunciano la presenza di forme di sfruttamento in agricoltura, nelle nostre vigne, ed io stessa ho più volte presentato interrogazioni.
Ed ancora, negli anni, quando i prezzi del Chianti calavano, si sentiva parlare, più o meno sottovoce, delle modalità con le quali alcuni commercianti approfittavano delle giacenze di vino presso le cantine per lucrare sull’urgenza di liberare le cantine stesse, mettendo in ginocchio i produttori con prezzi stracciati. Forme diverse di sfruttamento e di illegalità che rischiano di inquinare e danneggiare una grande qualità e importanti sforzi se non sradicati con decisione e riconoscibilità.
Stiamo ancora festeggiando i meritati compleanni di Chianti e Vernaccia, i loro primati e la qualità. Si guarda a nuovi traguardi sul fronte della sostenibilità, dei Biodistretti, del paesaggio. Io credo che assieme a tutto questo sia giunto il momento di aggiungere un grande investimento sulle filiere etiche, rimettendo al centro dei messaggi che veicoliamo assieme alle nostre bellissime e meritevoli etichette, il lavoro pulito, di qualità e gli uomini e le donne che lo fanno.
Le leggi sono importanti, ma i comportamenti, forse, lo sono anche di più. In questa terra di Toscana abbiamo anticipato spesso le buone cose. Io penso che ci siano intelligenze ed energie per farlo anche adesso”.


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