Caro carburante, Santoni (Fita Cna): "Spenderemo 10mila euro in più all'anno per ogni mezzo"

L'allarme degli autotrasportatori

Di Redazione | 10 Gennaio 2023 alle 16:30

Niente più accise ridotte dal primo gennaio su benzina e gasolio. A subire questo aumento di 18 centesimi al litro sono i consumatori, ma principalmente gli autotrasportatori. Un allarme che parte dalla Fita CNA e che traccia una tempesta perfetta per tutto il settore del trasporto di beni e merci che corre su gomma per oltre l’80%. Una situazione ancora più paradossale, se si pensa che oggi il petrolio costa meno di un anno fa, mentre un litro di gasolio alla pompa nel gennaio 2022 costava il 14% in meno.

“Per le imprese che noi rappresentiamo – dice a Siena Tv Michele Santoni, presidente Fita Cna Toscana – il costo del gasolio rappresenta il 33-34% dei costi aziendali, quindi i 20 o 30 centesimi di aumento in un solo colpo per noi vogliono dire 10mila euro a mezzo a perdere”.

Il prezzo di diesel e benzina sale e di pari passo corre anche il sospetto di speculazioni. Altro argomento che è costantemente sotto all’attenzione continua degli autotrasportatori, infatti in questi giorni, in molti distributori il prezzo della verde e del diesel supera gli 1,80 euro, mentre in altri si registrano punte superiori ai 2 euro per entrambi. Una differenza anche del 20% che non può passare sotto traccia.

“Lo Stato dovrebbe capire perchè, con un prezzo al barile sostanzialmente stabile, alla pompa ci sono queste impennate improvvise che non stanno nè in cielo nè in terra. Noi stiamo preparando anche delle proposte da fare al ministro dei trasporti Salvini per cercare di far capire che bisogna agire in tempi brevi per impedire gli sbalzi ulteriori di costi del carburante che già sono stati annunciati”.

 



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