Caso caporalato azienda Qualikos Poggibonsi, Cgil: "Cinque condanne, siamo soddisfatti, speriamo serva da monito”

Filctem Cgil: "Sono stati condannati sia la legale rappresentante e proprietaria dell'impresa, sia il commercialista che la aiutava ad eludere i controlli dell’Ispettorato del Lavoro, oltre a tre persone che reclutavano i lavoratori, spesso anche privi di permesso di soggiorno"

Di Redazione | 20 Luglio 2022 alle 14:30

Caso caporalato azienda Qualikos Poggibonsi, Cgil: "Cinque condanne, siamo soddisfatti, speriamo serva da monito”

La Filctem Cgil di Siena esprime soddisfazione per le recenti condanne di caporalato inflitte nell’ambito dell’indagine sul lavoro all’azienda ‘Qualikos’ di Poggibonsi, produttrice di cosmetici cruelty-free ed eco/bio nella realtà industriale della Valdelsa Senese di Pian dei Peschi.

“Finalmente, dopo mesi di indagini, – spiega l’organizzazione sindacale – sono stati condannati sia la legale rappresentante e proprietaria dell’impresa, sia il commercialista che la aiutava ad eludere i controlli dell’Ispettorato del Lavoro, oltre a tre persone che reclutavano i lavoratori, spesso anche privi di permesso di soggiorno”.

“Più di un anno fa le indagini avevano portato immediatamente all’attivazione di misure cautelari per la proprietaria e legale rappresentante Elena Manserra, – aggiunge la Filctem Cgil – sollevandola anche dalla carica di amministratore dell’impresa ‘The Deck’ di proprietà di Ilaria Irani, con cui la ‘Qualikos’ aveva rapporti di carattere commerciale e di vendita per i prodotti biologici; misure cautelari vennero attivate anche per il dirigente commercialista Cristiano Saccocci, nonché coniuge della proprietaria di ‘The Deck’. Noi eravamo intervenuti subito, non solo tutelando il personale, che al momento del sequestro preventivo dell’azienda era di 25 unità in pianta stabile ed altrettanti precari, ma anche monitorando l’attività industriale ed individuando un percorso istituzionale che aiutasse il rapporto con i fornitori e gli istituti di credito e che soprattutto agevolasse il permanere di questa importante realtà produttiva del territorio”.

“Le recenti condanne, seppur con rito abbreviato, prevedono anni di carcere e multe per tutti e 5 gli imputati – sottolinea il sindacato – e per l’impresa la confisca del ‘denaro integrante il profitto del reato fino alla concorrenza di quanto dovuto ai lavoratori, in base a quanto stabilito da contratti collettivi’”. “Speriamo che tutto ciò serva da monito ad altri imprenditori e faccendieri della zona, – conclude l’organizzazione sindacale – e che questa vicenda segni un nuovo inizio, all’insegna della legalità e della concorrenza leale, per l’azienda Qualikos e per i suoi lavoratori”.



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