Caso David Rossi, la perizia dice suicidio. "Ma restano tanti dubbi"

Di Redazione | 9 Dicembre 2016 alle 20:07

Caso David Rossi, la perizia dice suicidio. "Ma restano tanti dubbi"

Caso David Rossi: la perizia dice suicidio, a riferirlo è il legale Luca Goracci. “Ma ci sono tanti dubbi, la palla alla procura”

Depositata al palazzo di giustizia e alle parti la relazione sugli esami autoptici e sulla dinamica della caduta di David Rossi, l’ex capo comunicazione di Banca Mps morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio la sera del 6 marzo 2013. La relazione, oltre 200 pagine corredate di allegati fotografici, e’ stata redatta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, incaricata dell’autopsia e degli accertamenti medico legali, e dal colonnello del Ris Davide Zavattaro, che ha condotto l’esame sulla dinamica della caduta di Rossi. Il documento e’ ora all’esame delle parti che ne valuteranno l’esaustivita’. I contenuti sono avvolti dal piu’ stretto riserbo, ma secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie “la relazione e’ molto articolata e affronta tutte le possibili ipotesi tecnicamente prospettabili” .

La perizia “sposa l’ipotesi del suicidio, perche’ non sono state trovate evidenze della presenza di terze persone”. A riferirlo e’ Luca Goracci, avvocato della famiglia Rossi, dopo aver visionato la relazione sugli esami autoptici e sulla dinamica della caduta di David Rossi, l’ex capo comunicazione di Banca Mps morto dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio la sera del 6 marzo 2013. Tuttavia, “restano tanti dubbi e gli stessi Cattaneo e Zavattaro li evidenziano”, sottolinea l’avvocato, riferendosi ai periti incaricati della relazione. “I dubbi derivano soprattutto dal fatto che le indagini non sono state condotte quando avrebbero dovuto esserle”, ha aggiunto Goracci. “La perizia esclude in modo categorico la dinamica per cui Rossi si sarebbe seduto sul davanzale della finestra prima di cadere ed esclude che le lesioni nella parte anteriore del corpo siano state provocate dalla caduta”. “La perizia non e’ drastica”, evidenzia l’avvocato che poi conclude: “La palla e’ in mano alla Procura che dovra’ decidere se archiviare o chiedere altre indagini”.



Articoli correlati