Caso Whirlpool, Pd chiede al sindaco Fabio di attivarsi in tutela dello stabilimento di Siena

Mozione in Consiglio del gruppo Pd Siena che impegna il sindaco, in attesa di conoscere il piano industriale, di esercitare "un ruolo attivo di tutela e garanzia dello stabilimento di Siena da cui dipendono circa trecento famiglie, fondamentale quindi per la tenuta sociale ed economica della nostra città"

Di Redazione | 9 Novembre 2023 alle 22:30

Caso Whirlpool, Pd chiede al sindaco Fabio di attivarsi in tutela dello stabilimento di Siena

Mozione del Partito Democratico di Siena, a firma della capoguppo Giulia Mazzarelli, in merito alla “situazione di crisi dell’azienda Whirlpool e dello stabilimento di viale Toselli a Siena”.

“Da anni la crisi della multinazionale che produce elettrodomestici Whirlpool è all’ordine del giorno. La crisi riguarda l’intera area Emea Europa, Medio Oriente e Africa, sono compresi quindi anche i cinque stabilimenti dell’azienda in Italia. Con particolare riferimento al nostro territorio, a Siena già ormai da mesi, i lavoratori vivono in stato di forte preoccupazione riguardo al loro futuro e al futuro dell’azienda” afferma il Pd.

“L’anno scorso ad ottobre c’è stata una mobilitazione organizzata dal coordinamento sindacale dei lavoratori Whirlpool, Fim/Cisl, Fiom/Cgil e Uilm/cobas, alla quale hanno partecipato in più di 500 persone per difendere lo stabilimento di viale Toselli – prosegue il gruppo consiliare – Il 10 Ottobre 2022, i capigruppo dei gruppi Impegno Civico Siena Marco Falorni, Partito Democratico Alessandro Masi, SiAmo Siena Maria Concetta Raponi, Misto Laura Sabatini, Forza Italia Lorenzo Lorè, Per Siena Pierluigi Piccini, Sena Civitas Pietro Staderini, Lega Paolo Salvini, hanno presentato in consiglio comunale una mozione, sullo stato del lavoro a Siena che impegnava tra altre cose,  il sindaco a prendere contatti con il nuovo Governo e le forze parlamentari per rappresentare loro le questioni di Whirlpool”.

“E’ della fine gennaio 2023 circa, la notizia dell’accordo definitivo tra la multinazionale americana Whirlpool e Arcelik, multinazionale turca, colosso nel settore degli elettrodomestici che nel 2021 già aveva rilevato Whirlpool Turchia. L’accordo darà vita ad una nuova realtà aziendale costituita dal 75% dalla società turca e per il restate 25% da Whirlpool. Come sappiamo il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’approvazione delle antitrust, britannica e europea – ancora la mozione – a Maggio 2023 il governo nazionale ha approvato un Dpcm con il quale il governo esercita i poteri speciali in materia di asset strategici in relazione all’operazione di fusione tra Whirlpool Emea e Arçelik, volta alla creazione di un gruppo europeo degli elettrodomestici. Nel decreto si autorizza l’operazione ponendo specifiche prescrizioni a salvaguardia del patrimonio tecnologico, della produzione e quindi dei livelli occupazionali”.

“A luglio 2023 il consigliere Alessandro Masi ha presentato una interrogazione in consiglio comunale per conoscere quali passi concreti avesse fatto l’Amministrazione a tutela dei lavoratori Whirlpool e quali saranno le prossime mosse per la salvaguardia di queste attività̀ sul territorio e dei posti di lavoro interessati a cui la sindaca comunicava la priorità come amministrazione di tutelare il sito di Siena con i suoi dipendenti” sottolineano i dem, che ancora: “Il 10 Ottobre 2023 si è tenuto un incontro in Regione al quale ha partecipato anche il Comune di Siena nella persona della sindaca Fabio e del vice sindaco Capitani. In questo incontro la Regione ha garantito, nel caso di investimenti da parte dell’azienda, un aiuto anche in termini economici attraverso l’utilizzo di strumenti di co-finanziamento. Nella lettera, Regione Toscana insieme al Comune di Siena chiedono l’attivazione di un tavolo ministeriale per affrontare la questione, tavolo che viene atteso da più di un anno e che il ministro per ora ha sempre rimandato. L’autorità di vigilanza britannica ha deciso di avviare un indagine approfondita, richiedendo rassicurazioni da parte delle due multinazionali, riguardo alla riduzione della potenziale concorrenza nel Regno Unito in seguito all’operazione e ancora non si è espressa”.

“In data 24 Ottobre 2023 – prosegue il Pd – si è invece pronunciata, in modo favorevole alla fusione, l’antitrust europea. Da quanto apprendiamo dalla stampa secondo l’organismo comunitario, l’operazione non solleverebbe infatti problemi sotto il profilo della concorrenza, data in particolare la presenza di fornitori alternativi nei Paesi dello spazio economico europeo in cui operano entrambe le parti. Questo pronunciamento favorevole potrebbe spingere l’antitrust britannico ad esprimersi in modo positivo e più celermente rispetto all’indicazione di marzo 2024, data come termine ultimo per il pronunciamento”.

“Le preoccupazioni dei lavoratori dello stabilimento di Siena e dei sindacati permangono visto l’utilizzo ormai da mesi di ammortizzatori sociali (cassa integrazione) che pesano sul reddito dei lavoratori e incidono in un momento storico gravato da un importante aumento dei costi della vita.  La produzione è inoltre ai minimi storici, vengono prodotti annualmente 300.000 pezzi a fronte dei 319.000 del 2019. A preoccupare è inoltre l’assenza di investimenti economici importanti nello stabilimento di Siena. Nell’ultimo anno è stato investito dall’azienda un milione di euro che è servito però solo a necessari adeguamenti alle normative europee, che in ogni caso sarebbero stati per legge obbligatori” si scrive nella mozione.

Quanto premesso impegna la sindaca e la giunta a:

“In attesa del pronunciamento definitivo da parte dell’antitrust britannico e di conoscere un piano industriale di rilancio che sostenga lo stabilimento di Siena sia in termini produttivi che di occupazione, a sollecitare l’intervento e la partecipazione del ministero dello sviluppo economico e del governo nazionale al tavolo anche di recente richiesto dalle parti sociali, per confermare l’importanza e il ruolo strategico dei cinque stabilimenti e le sedi direzionali e commerciali italiane tra cui anche Siena, con l’obbiettivo primario di tutela dell’occupazione e delle condizioni di lavoro”.

“Ad esercitare un ruolo attivo di tutela e garanzia dello stabilimento di Siena da cui dipendono circa trecento famiglie, fondamentale quindi per la tenuta sociale ed economica della nostra città” e a “Mettere in campo azioni concrete di sostegno ai lavoratori su cui da mesi grava la cassa integrazione e che con tutta probabilità si troveranno in queste condizioni ancora fino a primavera 2024 momento nel quale dovrebbe finalmente pronunciarsi l’antitrust britannica”.



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