Castellina in Chianti celebra Papa Leone X e ricorda la sua visita nel 1515

Domani appuntamento con la conferenza “Leone X, i volti dell'uomo”. Durante il Ponte dell'Immacolata, piatti rinascimentali nei ristoranti locali

Di Redazione | 9 Dicembre 2022 alle 7:30

Castellina in Chianti celebra Papa Leone X e ricorda la sua visita nel 1515

Si intitola “Leone X, i volti dell’uomo” la conferenza in programma domani a Castellina in Chianti per riscoprire e celebrare la figura del primo Papa Medici nella storia della Chiesa che nel 1515 soggiornò nel paese chiantigiano come ospite a Palazzo Bianciardi.

L’appuntamento è in programma alle ore 17 nello spazio espositivo in via delle Volte ed è organizzato dall’associazione Amici di Palazzo Bianciardi aps e dal MAB, Museo Archivio Bianciardi con il patrocinio del Comune di Castellina in Chianti. Come ulteriore omaggio a Leone X, durante il Ponte dell’Immacolata i ristoranti di Castellina proporranno piatti rinascimentali e sarà possibile visitare, su prenotazione, la camera di Palazzo Bianciardi dove il pontefice alloggiò nel 1515 e la collezione del MAB che raccoglie documenti, libri e reliquie.

La conferenza “Leone X, i volti dell’uomo” si aprirà con i saluti di Gaia Bastreghi Bianciardi, presidente del MAB, Museo Archivio Bianciardi, ed entrerà nel vivo con gli interventi di Massimiliano Bellavista, presidente del Comitato Scientifico del MAB, Museo Archivio Bianciardi; Padre Vincenzo D’Adamo, rettore della chiesa di Sant’Ignazio a Roma; Luca Faldi, direttore della Biblioteca Marucelliana di Firenze; il Maestro Gabriele Giacomelli, docente di Storia della Musica al Conservatorio G.B. Martini di Bologna e Patrizia Vezzosi, ideatrice e responsabile di Le vie dei Medici Museo Diffuso En Plein Air.

Leone X, al secolo Giovanni di Lorenzo de’ Medici, è stato Papa dal 1513 fino alla sua morte, il 1° dicembre 1521, e soggiornò a Castellina in Chianti con i suoi accompagnatori nel 1515 durante uno spostamento da Roma a Firenze. Come segno di gratitudine verso la famiglia Bianciardi e a futura memoria di un evento straordinario, lasciò che l’omonimo Palazzo si fregiasse dello stemma mediceo conservato ancora oggi sulla facciata.



Articoli correlati