Castellina in Chianti, nuovo volto per il Museo Archeologico del Chianti

Presentato nei giorni scorsi il nuovo percorso espositivo, con più teche per i materiali in arrivo da tutta l’area chiantigiana. Nuovo nome e logo e nuovi spazi per valorizzare il carro e la testa di leone rinvenuti nel Tumulo etrusco di Montecalvario

Di Redazione | 3 Giugno 2023 alle 10:30

Castellina in Chianti, nuovo volto per il Museo Archeologico del Chianti

Si scrive MACH, si legge Museo Archeologico del Chianti. È questo il nuovo nome del Museo Archeologico del Chianti Senese di Castellina in Chianti che, nei giorni scorsi, ha presentato il restyling del suo percorso espositivo insieme a quello del nome e del logo che lo accompagnano. L’allestimento dei nuovi spazi è stato sostenuto dal Comune e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo con il contributo dell’Unione Europea attraverso GAL Leader e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Il nuovo percorso espositivo – coordinato dal direttore del Museo, Marco Firmati, e dalla funzionaria archeologa della Soprintendenza, Maria Gabriella Carpentiero – punta a rendere più fruibile la visita a tutti gli utenti valorizzando con nuove teche e collocazioni i reperti conservati. Fra questi, oltre a oggetti, gioielli e utensili provenienti da tutta l’area del Chianti, spiccano il carro etrusco, rinvenuto nel Tumulo di Montecalvario e ricostruito con un complesso intervento di restauro, e la testa di leone in pietra serena, trovata nello stesso Tumulo e diventata simbolo del Museo fin dalla sua apertura nel 2006.

“Il Museo Archeologico del Chianti – spiega Marcello Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti – è stato rinnovato negli spazi e nelle teche che ospitano i numerosi reperti in arrivo da tutta l’area per valorizzare il patrimonio storico e culturale del Chianti e renderlo fruibile a tutti i visitatori. A questo si unisce anche una nuova illuminazione attenta al risparmio energetico. L’intervento di restyling – continua il sindaco – ha permesso anche di dare una nuova sistemazione ai due reperti più importanti che identificano il Museo, il carro etrusco e la testa di leone rinvenuti nel Tumulo di Montecalvario, collocandoli all’interno del percorso espositivo e valorizzando la loro bellezza. Tutto questo è stato possibile grazie alle risorse europee ricevute attraverso il GAL Leader e alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, del direttore del Museo, Marco Firmati, del Gruppo Archeologico Salingolpe e della Fondazione Musei Senesi. A tutti loro va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto”.

“Il nuovo percorso espositivo – aggiunge Marco Firmati, direttore del Museo Archeologico del Chianti – è stato pensato per offrire a tutti i visitatori la possibilità di compiere un viaggio nella storia più antica di questo territorio in maniera chiara e consapevole. Con questo obiettivo, abbiamo allestito nuove teche per dare respiro e visibilità ai materiali archeologici e abbiamo rinnovato l’illuminazione, l’apparato grafico e didascalico del Museo. Il risultato è un notevole miglioramento della visita in termini di accessibilità, comunicazione dei contenuti e fruizione complessiva dell’offerta culturale, che ruota attorno all’eccezionale reperto del carro etrusco risalente al VII-VI secolo a.C. e alla sua nuova collocazione, più protetta e capace di far rivivere al visitatore la storia dell’epoca”.



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