Centrale geotermica Val di Paglia, Barni (SCE): "La scelta doveva essere partecipata"

Affollato il convegno "Bellezza e Energia" organizzato dal coordinamento Ecosistema Val d'Orcia che da anni si sta battendo contro la realizzazione dell'impianto di Sorgenia nel comune di Abbadia San Salvatore

Di Redazione | 2 Maggio 2022 alle 16:30

Questa Centrale Geotermica in Val di Paglia non s’ha da fare, almeno secondo il Coordinamento Ecosistema Val d’Orcia che da anni si sta battendo contro la realizzazione dell’impianto di Sorgenia nel comune di Abbadia San Salvatore.

Sabato al Convegno “Bellezza e Energia” organizzato proprio dal coordinamento ambientalista sono stati spiegate le ragioni di questa netta contrarietà. Un incontro decisamente affollato all’interno del Conservatorio di via San Carlo a Pienza a cui hanno assistito tantissimi cittadini, imprenditori e attivisti del sud della provincia, ma anche tanti tecnici e soprattutto alcuni politici di assoluto rilievo locale e regionale per difendere e combattere nelle dovute sedi questa battaglia. I nomi di spicco quelli della Capogruppo 5Stelle in Regione Irene Galletti e del Presidente di Sinistra Civica Ecologista Toscana Monica Barni.

Non ci convince per dei motivi molto tecnici e ben proposti dagli esperti che ci danno la possibilità di conoscere quello che sta accadendo sul nostro territorio”, dice Irene Galletti.

“Quello che non ci convince di questo impianto – ribadisce Monica Barni – è soprattutto il non aver partecipato la scelta con i territori, l’aver deciso tutto con un contraddittorio e non con un’inchiesta pubblica come sarebbe stato possibile”.

Una questione molto delicata che va aldilà della politica e che ha causato anche delle fratture all’interno del PD, prima fra tutte quella tra i sindaci Dem di Castiglione d’Orcia e Radicofani (Claudio Galletti e Francesco Fabbrizzi) fermamente contrari e il sindaco di Abbadia San Salvatore (Fabrizio Tondi) e il Segretario Provinciale del PD (Andrea Valenti) a favore invece dello sfruttamento geotermico di quella zona.

Insomma, nonostante il sì da parte della Regione che ha approvato il Provvedimento Unico Autorizzativo, come ribadito anche dalla rappresentante di Ecosistema Val d’Orcia Nicoletta Innocenti, questo percorso è tutt’altro che finito, anzi è appena iniziato.



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