Chiantibanca, l'assemblea delibera l'adesione al gruppo bancario Iccrea

Di Redazione | 16 Dicembre 2018 alle 13:29

Chiantibanca, l'assemblea delibera l'adesione al gruppo bancario Iccrea

Voto unanime dei soci. Presidente Iacopozzi: “Svolta storica”

L’Assemblea dei Soci di ChiantiBanca, riunitasi in forma straordinaria su tre sedi – Siena la
principale e, collegate in videoconferenza, Firenze e Pistoia –, ha deliberato l’adesione della banca
al Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Pressoché unanime il consenso dei soci che si sono espressi sulla proposta di modifica dello Statuto:
appena un astenuto su 3.359 voti espressi (1.674 presenti e 1.685 rappresentati per delega; ha
votato il 12,45% della compagine sociale).
“Una svolta storica per ChiantiBanca e per tutto il movimento del credito cooperativo – dice il
presidente Cristiano Iacopozzi –, l’adesione al Gruppo Nazionale Iccrea ci permetterà di sostenere
con ancor più forza e capillarità lo sviluppo e il sostegno del territorio, preservando la storia e i valori
che hanno contraddistinto la cooperazione per oltre 100 anni e che la riforma mira a salvaguardare”.
“Non cambierà il nostro modo di fare banca – le parole del direttore generale Mauro Focardi Olmi
–, continuando a sostenere concretamente privati e aziende nelle forme e nei modi che da sempre
contraddistinguono il credito cooperativo. L’ingresso in un gruppo importante come Iccrea ci
permetterà di migliorare ulteriormente il rapporto con soci e clienti, continuando a rappresentare
un punto di riferimento strategico in grado di offrire condizioni estremamente competitive sul
mercato”.
Il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea potrà contare sull’adesione di 142 Bcc che operano su 1.738
comuni con una rete di 2.647 filiali, diventando la prima banca locale del Paese, la terza in assoluto
come numero di sportelli. Avrà una base sociale di 750mila soci con oltre quattro milioni di clienti,
un patrimonio netto di 11,5 miliardi, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una
raccolta diretta di 102,4 miliardi.



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