Cordoglio dell'Accademia dei Fisiocritici per la scomparsa di Sara Ferri

La professoressa ha ricoperto il ruolo di presidente dell'Accademia dal 1998 al 2016, ricevendo nel 2011 il Mangia d'oro

Di Redazione | 28 Febbraio 2020 alle 15:53

Cordoglio dell'Accademia dei Fisiocritici per la scomparsa di Sara Ferri

Ci ha lasciato questa notte dopo breve malattia la professoressa Sara Ferri. L’Accademia dei Fisiocritici, di cui era socia fin dal 1961, esprime profondo cordoglio per la perdita di una figura che è stata decisiva per la vita e il destino di questa storica Istituzione, prima come segretario generale dal 1994 al 1998 e dopo come presidente per quasi due decenni dal 1998 al 2016. Prima donna, e ad oggi l’unica, ad occupare quella carica appartenuta in passato a personaggi illustri come Sallustio Bandini, Paolo Mascagni, Flavio e Angelo Chigi, Domenico Barduzzi. Alla sua presidenza è legata anche l’importante ristrutturazione dell’antico convento camaldolese sede dei Fisiocritici con la quale sono stati recuperati un intero piano seminterrato e i locali sottotetto destinandoli a percorso museale e a spazi polifunzionali.

“È una perdita che mi colpisce personalmente e mi addolora – dichiara l’attuale presidente dell’Accademia Giuseppe Manganelli – per l’amicizia e il rapporto fraterno che, pur nella differenza di età, ci legava. La professoressa Ferri è stata uno dei più importanti presidenti degli ultimi cento anni, protagonista di una svolta profonda nella concezione di questa Accademia della quale ha iniziato un processo di rinnovamento sotto molti aspetti. Il suo più grande merito è stato quello di averla aperta di più all’esterno ricercando nelle radici della sua storia l’impulso per traghettarla verso la contemporaneità. I Fisiocritici le sono molto riconoscenti per la fondamentale impronta che vi ha lasciato”.

Proprio per questo nel 2011 a Sara Ferri, senese e contradaiola dell’Aquila, era stato assegnato il “Mangia d’oro” per aver saputo, in qualità di presidente, “restituire, in tempi pure difficili, a questa antica Istituzione il ruolo che illustri predecessori le avevano garantito, non senza impegno e fatica, nel tempo” e per aver saputo “comunicare il patrimonio anche meno noto e più intimo di Siena con le più vaste problematiche scientifiche, non temendo il confronto con le grandi correnti del pensiero moderno”. Riferendosi al premio ricevuto la professoressa aveva scritto così agli Accademici: “Il premio non è però solo alla mia persona ma all’Accademia dei Fisiocritici e a quello che rappresenta come riferimento culturale e scientifico. Il fatto che questo riconoscimento venga proprio dalla Città che l’ha generata e che l’ha vista svilupparsi a livelli internazionali mi rende particolarmente lieta e orgogliosa”.

Sara Ferri è stata professore ordinario di Botanica Farmaceutica all’Università di Siena, uno dei maggiori studiosi della vita e delle opere di Pietro Andrea Mattioli e autrice di oltre centocinquanta pubblicazioni riguardanti le piante medicinali e i loro principi attivi.



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