Corriere sparito sull’Amiata, il titolare: “Non so se sia vivo o morto o se l’hanno lasciato nel bosco tra cinghiali e lupi”

Il racconto di Sergio De Cico che per primo ha chiamato i Carabinieri convinto che il suo operaio fosse vittima di una rapina

Di Cristian Lamorte | 24 Maggio 2024 alle 18:03

Corriere sparito sull’Amiata, il titolare: “Non so se sia vivo o morto o se l’hanno lasciato nel bosco tra cinghiali e lupi”

Nicolas Matias Del Rio lavora dalla fine di aprile in una ditta di trasporto per conto terzi con sede a Piancastagnaio. Il suo titolare Sergio De Cico è stato il primo a dare l’allarme della sua scomparsa convinto che fosse vittima di una rapina. “In questo mese gli stavo facendo imparare tutti i giri dei ritiri, mercoledì l’ho mandato in una pelletteria di Castel del Piano dove era già stato 8 o 9 volte per ritirare delle borse firmate – racconta De Cico -. Alle 16.56 mi ha chiamato per dirmi che aveva ritirato le borse e poi mi ha detto che un ragazzo voleva parlare con me. Io pensavo che fosse il magazziniere di quella pelletteria ma invece si è spacciato per un corriere di una ditta della zona di Arcidosso chiedendomi di portare 4 scatole ad una pelletteria di Piancastagnaio ma questa pelletteria io sapevo che era chiusa da un anno e mezzo. A quel punto mi ha detto che il titolare continua a lavorare in casa propria. In quel momento ho attaccato il telefono e ho chiamato il titolare dicendogli di essere stato contattato dall’autista del corriere di Arcidosso. Il titolare mi ha detto che non lavorava più. In quel momento mi è salito un brivido sulla schiena e ho provato a richiamare il mio operaio – sottolinea De Cico -. Ma lui non m’ha mai più risposto. E’ stato in quel momento che ho chiamato i Carabinieri dicendo loro che sembrava che mi stessero rapinando il furgone con l’autista, e così è andata. Il furgone me lo hanno trovato ieri tutto bruciato e la mia paura è stata che dentro ci fosse anche il mio operaio ma grazie a Dio non c’era. Ma adesso non so dove è. Non so se l’hanno legato, se l’hanno lasciato dentro al bosco dell’Amiata in mezzo a cinghiali e lupi. Non so cosa gli sia successo. Come stia. Se sia vivo o morto, non lo so. Stiamo andando tutti fuori di testa”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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