Covid-19, Conte annuncia: "Stop a tutte le attività produttive non essenziali"

Restano aperti supermercati e farmacie, nessuna restrizione per gli orari. Il premier: "E' la peggior crisi nazionale dal secondo dopoguerra. E' una decisione non facile ma ci consente di affrontare la fase acuta del contagio"

Di Redazione | 21 Marzo 2020 alle 23:37

Covid-19, Conte annuncia: "Stop a tutte le attività produttive non essenziali"

Con una conferenza stampa in diretta nazionale, il premier Giuseppe Conte ha annunciato nuove misure restrittive per contenere il contagio da Covid-19: chiuse tutte le attività produttive non indispensabili. Restano aperti supermercati e alimentari, farmacie, servizi bancari e assicurativi, pubblici, trasporti.

“Questa – ha detto Conte – è la peggiore crisi nazionale dal secondo dopoguerra, vediamo immagini che lasciano un segno impresso nella memoria. La morte di tanti concittadini è un dolore che si rinnova ogni giorno. Non sono semplici numeri, piangiamo delle persone, che hanno delle storie. Serve tempo perchè le misure fin qui adottate raccontino i loro effetti, dobbiamo avere pazienza e responsabilità, sono misure severe. Non abbiamo alternative, dobbiamo resistere, solo in questo modo possiamo tutelare noi stessi e le persone che amiamo. E’un sacrificio minimo se paragonato a quello che fanno medici, operatori sanitari, volontari, farmacisti, lavoratori dei servizi pubblici, dell’informazione, addetti della distribuzione alimentare”.

“Chiudiamo – ha annunciato Conte – sull’intero territorio nazionale le attività produttive non cruciali ed essenziali. Abbiamo lavorato tutto il pomeriggio con i sindacati e le associazioni di categoria, rimarranno aperti supermercati e alimentari, nessuna restrizione è prevista nei giorni di apertura e per quanto riguarda gli orari. Invito tutti a stare calmi, no a code e corse, sono ingiustificate. Rimangono aperte farmacie, servizi bancari e assicurativi, servizi pubblici, trasporti. Consentiremo solo le attività produttive rilevanti per la produzione nazionale, rallentiamo il motore ma non lo fermiamo. Decisione non facile, ma ci consente di affrontare la fase acuta del contagio. L’emergenza sanitaria si sta trasformando in piena emergenza economica, interverremo con misure economiche straordinarie per ripartire, lo Stato c’è. Dobbiamo muoverci come una catena a difesa della vita”.



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