Cpr, il Cardinale Lojudice: “Pensarli come lager è problematico”

Acccoglienza da contrapporre al rifiuto è oggi il messaggio che si sente di mandare l’Arcivescovo di Siena, che accosta i centri di permanenza per il rimpatrio ai lager e rilancia con un invito alla riflessione e alla non ricerca di soluzioni facili per problemi complessi

Di Redazione | 20 Settembre 2023 alle 20:00

Cpr, il Cardinale Lojudice: “Pensarli come lager è problematico”

Già nel febbraio scorso le commissioni migrantes e Caritas della Toscana avevano espresso un parere negativo all’ipotesi dell’apertura di un centro di permanenza per il rimpatrio. Acccoglienza da contrapporre al rifiuto è oggi il messaggio che si sente di mandare l’Arcivescovo di Siena, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, da sempre attento alle tematiche dell’immigrazione. Non sembra sposare il progetto del Governo nazionale accostando i Cpr ai lager e rilancia con un invito alla riflessione e alla non ricerca di soluzioni facili per problemi complessi.

“Bisogna pensare o ripensare il sistema dell’accoglienza piuttosto che il sistema del rifiuto – sottolinea il Cardinale Lojudice -. Certamente ogni struttura, ogni situazione e ogni contesto ha delle particolarità che vanno pensate e accompagnate, però certamente pensare questi nuovi Centri di Rimpatrio un po’ come dei lager, dove persone rischiano di restare per molto tempo, penso sia problematico. Invito alla riflessione e al non cercare soluzioni facili per problemi complessi – evidenzia Lojudice -. Mi auguro che non ci sia questa necessità di sentire la necessità di luoghi dove imprigionare le persone per il rimpatrio. Questo non significa che non dobbiamo essere attenti alla legalità, all’accompagnamento nella giustizia di tanti nostri fratelli che arrivano da fuori per cercare fortuna. Sono sempre per uno sguardo inclusivo – conclude l’Arcivescovo -, mi auguro che prevalgano buon dialogo e buonsenso e soprattutto”



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