Una corsa contro il tempo è iniziata per salvare i lavoratori di Paycare. Entro la fine del 2025, infatti, i dipendenti perderanno ogni forma di agevolazione, mentre dall’azienda continuano ad arrivare segnali tutt’altro che rassicuranti sulla permanenza a Monteriggioni.
Sindacati e lavoratori hanno incontrato il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, e il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti, per discutere possibili soluzioni e individuare nuove strade in grado di garantire la continuità occupazionale e la tutela del lavoro sul territorio.
“L’azienda ha espresso chiaramente la volontà di lasciare Siena, rinunciando a qualsiasi investimento sul territorio — ha denunciato Giuseppe Cesarano, segretario generale della Fim Cisl Siena —. Parliamo di 23 famiglie che rischiano di perdere il proprio reddito. È necessario coinvolgere anche il Monte dei Paschi, che in passato si è avvalso del lavoro di questi dipendenti: ognuno deve fare la propria parte”.
Sulla stessa linea Daniela Miniero, segretaria generale della Fiom Cgil Siena, che ha sottolineato come questa vertenza “evidenzi per l’ennesima volta una logica sbagliata nel mondo del lavoro”. “Bisogna recuperare l’aspetto etico e richiamare la responsabilità sociale delle imprese — ha spiegato —. Se tutto continua a basarsi unicamente su costi e ricavi, senza tenere conto delle persone, non ne usciremo mai”.
Per Massimo Martini, segretario generale della Uilm Uil Siena, è necessario un approccio concreto: “Servono soluzioni che coinvolgano anche Confindustria e le aziende del territorio, per valutare eventuali ricollocazioni in base alle competenze dei lavoratori. Si è parlato inoltre di possibili incentivi all’esodo, una misura che non mi entusiasma ma che può aiutare in una fase di transizione. Al tempo stesso va avviato un confronto con il Monte dei Paschi affinché si faccia parte attiva nel garantire occupazione nei prossimi anni”.
Al termine dell’incontro, il sindaco Nicoletta Fabio ha ribadito l’impegno del Comune: “È stata una riunione lunga ma costruttiva. La scadenza del 31 dicembre incombe e la situazione è ormai urgente. L’amministrazione farà tutto il possibile, nei limiti delle proprie competenze, per individuare una soluzione strutturale e non temporanea. Sono lavoratori di varie età, con ancora una prospettiva lunga davanti: percorreremo tutte le strade che possano portare a una soluzione o, almeno, ad alleviare l’ansia di queste famiglie”.