Crollo in residenza, il Dsu ridimensiona l'accaduto, ma intanto gli interventi si accumulano

La questione Siena si fa complessa, si auspica un intervento della Regione e del nuovo Cda che si insedierà il 13 luglio

Di Redazione | 2 Luglio 2021 alle 16:47

Crollo in residenza, il Dsu ridimensiona l'accaduto, ma intanto gli interventi si accumulano

Dopo il crollo nella residenza XXIV Maggio, il Dsu finisce ancora una volta nel mirino degli studenti, per la precisione di Cravos. Il cedimento che, stando a quanto dice l’Azienda, sarebbe avvenuto in un’area di sgombro, quindi non frequentata, in seguito ad un intervento del servizio manutenzione, non ha avuto per fortuna conseguenze se non quella di stimolare un’altra discussione.

L’iter è quasi sempre lo stesso: le associazioni studentesche, che per loro natura hanno un’indole polemica, prendono la palla al balzo per pungolare l’Azienda e gli Enti su servizi e finanziamenti. Dall’altra parte si cerca di placare gli animi ridimensionando l’accaduto e schivando gli attacchi classificandoli come ‘strumentali’.

Ma al di là del prevedibile scontro tra le parti, di oggettivo c’è che ora gli interventi da fare iniziano a diventare tanti. Prima Bandini, dove è tutto fermo in attesa della scelta economica da prendere, poi Sant’Agata dove si va avanti con il ripristino, ora la residenza XXIV Maggio, per non dimenticare una serie di altre situazioni arretrate e pregresse.

Episodi che preoccupano anche l’assessore all’Istruzione Paolo Benini che ha scritto un’email (pubblicandone la prova sui social) alla collega regionale Alessandra Nardini chiedendo un’opera di risanamento.

Dal Dsu tengono a sottolineare come queste cose siano comprensibili, normale amministrazione, facendo notare che la Toscana continua ad offrire ai propri studenti servizi concreti (ovvero vitto e alloggio) oltre ai soldi, a differenza di altre regioni dove si è preferito monetizzare e lasciare i servizi in mano a terzi. La solita storia del pubblico vs privato, che vede nel primo dei limiti naturali, fisiologici, come se non ci si possa aspettare di più. Ma invece di chiedere comprensione agli altri e di pretendere troppo da se stessi, non sarebbe forse il caso di guardare con onestà alle proprie possibilità, economiche e gestionali, e su queste stabilire cosa e come poter offrire? Questo ragionamento spetterebbe alla Regione Toscana, di cui il Dsu è figlio, insieme al Cda dell’Azienda che tra l’altro è stato da poco rinnovato. Circa 10 giorni fa è stato nominato nuovo presidente Marco Del Medico, che si insedierà il prossimo 13 luglio insieme ai nuovi membri del consiglio, tutti perlopiù di area fiorentina. Per quanto Siena non abbia rappresentanti, sarà comunque in cima alle questioni che il neonato Cda dovrà affrontare. O almeno si spera.

Teresa Scarcella



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