De Mossi: "Siamo leader mondiali nella cura dei cavalli. Attacchi strumentali, ora basta"

Di Redazione | 23 Ottobre 2018 alle 13:18

De Mossi: "Siamo leader mondiali nella cura dei cavalli. Attacchi strumentali, ora basta"

Il sindaco tuona contro le polemiche nella conferenza stampa convocata al Ceppo

Dopo gli innumerevoli attacchi al Palio e alla città in seguito al caso Raol, il sindaco Luigi De Mossi è passato al contrattacco convocando una conferenza stampa alla clinica veterinaria il Ceppo.

La premessa: “I cavalli sono fatti per correre, la Giraffa e i suoi contradaioli sono dispiaciutissimi”

“Chi non conosce la nostra traduzione – è l’affondo del sindaco – non può dare giudizi. Quando si parla di Siena o vi documentate o è meglio che si taccia. Dare informazioni sbagliate su una festa che non è una sagra paesana significa non comprendere nulla. Offendere Siena comporta responsabilità. Non si rendono conto dell’attenzione di veterinari e clinica. Sono qui per dire ora basta, avete avuto la vostra pubblicità , non potete offendere Siena, la nostra città, la nostra cultura”

La scelta del Ceppo per convocare la conferenza non è casuale: “Siamo qui per dimostrarlo, è una struttura bellissima ed attrezzata, in anticipo di 20 anni su tutti. Abbiamo dei professionisti capaci, un associazione di cavalli. Il soggetto è stato prontamente soccorso con una ambulanza. La polemica è solo per fare pubblicità. Non pensino di aggredire la nostra città, perché la città è unita in questi momenti. Abbiamo nel tempo scelto soggetti di carattere morfologico adatti alla piazza e siamo leader mondiali per la prevenzione degli animali. Abbiamo il pensionario dove i cavalli vanno a riposare a fine carriera. Dimostriamo cosa facciamo annualmente in questa struttura. Dal 1993 noi tuteliamo la nostra festa grazie a questa clinica. Voglio spiegare come funziona a chi evidentemente non si è documentato”.

Le polemiche verso la Rai che trasmette le immagini della Carriera: “E’ aperta una riflessione, se ne parlerà con il Consorzio, in maniera fredda e ragionata. Le immagini che hanno fatto scalpore non sono della Rai”.



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