Definanziamento DSU, Carpitelli: "Nessun pericolo, fondi sostituiti con quelli europei"

"C'è un impegno da parte della Giunta di una sostituzione di questi fondi regionali con il fondo sociale europeo" spiega il direttore del DSU

Di Redazione | 4 Marzo 2022 alle 14:47

La Regione Toscana prevede di dimezzare i fondi da destinare alle borse di studio nel 2023 e di azzerarli nel 2024. La ragione alla base di questa decisione è la sostituzione di questi finanziamenti con “fondi statali ed europei”, come hanno dichiarato il Presidente della Regione Eugenio Giani e l’Assessora all’Istruzione Alessandra Nardini. Una notizia che ha agitato e non poco Cravos e la rete studentesca per cui hanno deciso di istituire Comitato regionale “IO STUDIO IN TOSCANA” con lo scopo di monitorare la situazione e salvaguardare il modello di welfare toscano.

“Abbiamo ricevuto da parte della Regione Toscana, nella delibera di allocazione delle risorse annuale, una comunicazione con cui queste cifre, 700mila euro per il 2022, 7,5 milioni per il 2023 fino all’azzeramento nel 2024, vengono azzerate – spiega il direttore del DSU Enrico CarpitelliC’è un impegno da parte della Giunta di una sostituzione di questi fondi regionali con il fondo sociale europeo. Come già detto su questo punto non c’è nessun problema”.

Il Direttore regionale dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Enrico Carpitelli ci tiene a calmare le acque e rassicurare gli studenti che non c’è alcuna emergenza concreta. “C’è un decreto ministeriale – prosegue Carpitelli – che accompagna le misure del PNRR, che fissando i nuovi limiti di importo delle borse crea una minore presenza di risorse per quanto riguarda il diritto allo studio. risorse che possono essere riallocate da parte della Regione. Io non vedo tutta questa urgenza. In questo momento non abbiamo all’orizzonte problemi dal punto di vista economico-finanziario“.



Articoli correlati