Le scuole in Toscana sono ripartite, ma non mancano le ferventi polemiche e le proteste dei docenti precari che a causa degli atavici ritardi e problemi legati alla gestione delle graduatorie ministeriali sono rimasti fuori dalle classi e rischiano di rimanerci ancora a lungo, con gravi disagi per gli stessi istituti che devono ottemperare alle stringenti norme anti covid in piena carenza di personale. Questa mattina un gruppo di insegnanti precari di Siena e provincia ha inscenato una protesta in piazza Matteotti, di fronte alla camera di commercio: i docenti sono letteralmente sul piede di guerra contro il caos graduatorie, pronti ad andare Roma il 26 settembre e ad avviare anche percorsi di tipo legale. Viene chiesta a gran voce chiarezza, garanzie e stabilizzazione dei contratti.
“Mai come questo anno – ha spiegato Anna Cassanelli, Cgil – c’e stato un accanimento verso i docenti che per anni hanno portato avanti la didattica con passione, con sacrifici. Tanti sacrifici. Noi siamo al 15 di settembre e fino a ieri 500 cattedre scoperte da dare con contratti a tempo determinato. Se fossero state fatte le assunzioni partendo dalle graduatorie, non saremmo state qui oggi”.