Dopo dieci anni da sindaco e una lunga esperienza amministrativa, Marcello Bonechi torna in campo con una nuova sfida: la candidatura al Consiglio regionale della Toscana per il Partito Democratico, nel collegio senese. Un impegno che nasce dalla volontà di dare voce a un territorio ampio e complesso come la provincia di Siena, con particolare attenzione alle aree interne e al mondo produttivo locale.
“Non mi candido per occupare un posto ma come una missione – sottolinea Bonechi –. Voglio portare in Regione le istanze di questo territorio, dall’agricoltura al mondo venatorio, dalle piccole e medie imprese ai trasporti, fino al sociale. La provincia di Siena ha tante eccellenze, ma ha anche bisogno di strumenti concreti per crescere in modo equilibrato”.
Vicepresidente nazionale delle Città dell’Olio, che riunisce oltre 550 enti pubblici, e membro dell’ATC Siena 3 Nord, Bonechi conosce bene le sfide del mondo rurale. “Le nostre aree interne non devono essere solo una cartolina – afferma il candidato Dem – ma luoghi vivi e gestiti, che hanno bisogno di sostegno. Penso a Strade Bianche, che sono cultura e identità, ma anche infrastrutture che i Comuni non riescono più a mantenere da soli. Servono aiuti e progettualità per mantenerle in buone condizioni, così come servono investimenti per rivitalizzare i piccoli centri: sono le fondamenta del nostro turismo e dei nostri prodotti tipici”.

Sul piano politico, Bonechi accoglie con equilibrio l’accordo che in Toscana ha allargato la coalizione di centrosinistra ai 5 Stelle, spostando l’asse verso l’area più progressista: “Non sono un politico navigato, ma credo nel confronto. Personalmente ritengo che il campo largo non fosse indispensabile, ma se c’è e serve a costruire un dialogo leale e costruttivo, ben venga – conclude Bonechi -. L’importante è non partire con pregiudizi o processi alle intenzioni. Quando ci si confronta, si trova sempre una mediazione e insieme si può andare avanti e lontano”.
Bonechi, forte della sua esperienza di amministratore e conoscitore del territorio, punta dunque a portare in Consiglio Regionale una visione concreta e territoriale.