Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno chiuso l’accordo per sostenere la candidatura di Eugenio Giani alla presidenza della Regione Toscana ormai da settimane. Un’intesa che a livello locale ha sollevato reazioni contrastanti, anche all’interno della stessa base dem.
A Siena il segretario provinciale del Pd, Andrea Valenti, pur con qualche riserva, difende la scelta del “campo largo”:
“L’accordo andava fatto – ha spiegato – perché anche se in Toscana forse non ne avremmo avuto strettamente bisogno, dobbiamo ragionare in un’ottica nazionale. Le ultime elezioni ci hanno dimostrato che, se il centrosinistra non si unisce, vince la destra”.
Valenti non nasconde però alcune criticità: “Non condivido tutti i punti dell’intesa, perché se li condividessi sarei un elettore dei 5 Stelle, e non lo sono. Credo però che il peso degli accordi dipenda dal consenso e dalla rappresentanza che si riesce a costruire sul territorio. Per questo porteremo avanti le nostre idee con la forza dei voti del Pd”.
Alla domanda se la firma del contratto congiunto non rappresenti un autogol per i dem, Valenti replica: “Qualcuno tra i nostri elettori mi ha manifestato il proprio disappunto, ma alla fine era un passo necessario. Ora l’importante è lavorare per rafforzare il Partito Democratico”.
Un’operazione politica, dunque, che a Siena viene accolta con pragmatismo: un accordo non privo di compromessi, ma ritenuto indispensabile per fronteggiare la sfida elettorale e, soprattutto, per non lasciare campo libero al centrodestra.