Fondazione Musei Senesi, Siena al centro del rilancio del Progetto Etruschi: dalla mostra di Palazzo Sansedoni al percorso verso il 2029

Carolina Taddei (Fondazione Musei Senesi): “Siamo uno dei frutti del Progetto Etruschi. Mostre, didattica e reti museali fino al 2029"

Di Lorenzo Agnelli | 20 Dicembre 2025 alle 13:00

Quarant’anni dopo il “Progetto Etruschi”, Siena e il suo territorio tornano protagonisti di un percorso di valorizzazione che guarda al futuro, intrecciando archeologia, identità locale e nuove forme di narrazione museale. Un filo che unisce il convegno regionale di Firenze, la programmazione della Fondazione Musei Senesi e la mostra sulle monete etrusche a Palazzo Sansedoni, presentata il 15 dicembre dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

A commentare l’anniversario del progetto che nel 1985 cambiò il modo di raccontare e gestire il patrimonio etrusco è Carolina Taddei, coordinatrice di Fondazione Musei Senesi, chiamata a tracciare un bilancio ma soprattutto un programma che guarda già al 2029, anno simbolico indicato dalla Regione Toscana come possibile nuovo “Anno degli Etruschi”.

Fondazione Musei Senesi: una rete che nasce dal Progetto Etruschi

“Per noi – spiega Taddei – questo è stato un anno intensamente dedicato a ricordare i 40 anni del Progetto Etruschi, che nel 1985 coinvolse tutta la Toscana. Nel nostro caso abbiamo raccolto il mandato della Regione e ci siamo concentrati sulla provincia di Siena, che è il nostro ambito di azione”.

Non a caso, la Fondazione Musei Senesi rappresenta uno degli esiti diretti di quella stagione: “Le reti museali – sottolinea – nascono proprio con il Progetto Etruschi. Noi siamo una delle prime reti museali consolidate e abbiamo preso subito il testimone per organizzare nel nostro territorio una serie di iniziative diffuse”.

Dal mese di giugno, la provincia di Siena è stata al centro di un calendario fitto di appuntamenti: mostre, attività didattiche, visite tematiche, progetti per scuole e famiglie. Tra questi, spicca la mostra ancora visitabile fino all’11 gennaio a San Gimignano, che racconta il Progetto Etruschi nelle sue molteplici sfaccettature.

“È una mostra – racconta Taddei – che parte dalle grandi esposizioni del 1985 ma si concentra anche su aspetti più singolari: la comunicazione scelta allora, i gadget, i cataloghi di altissima qualità pubblicati in quell’anno e persino il dialogo, per certi versi sorprendente, tra il mondo etrusco e l’arte contemporanea”.

Il legame con Palazzo Sansedoni e la mostra sulle monete etrusche

In questo contesto si inserisce perfettamente anche la mostra sulle monete etrusche a Palazzo Sansedoni, promossa dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Un’esposizione che rafforza il ruolo di Siena come nodo centrale nella valorizzazione dell’eredità etrusca, mettendo in dialogo ricerca, collezionismo storico e divulgazione.

Un percorso coerente con la visione della Fondazione Musei Senesi: “L’idea – conclude Taddei – è quella di costruire un racconto continuo, fatto di tappe, che accompagni il pubblico fino al 2029. Un lavoro di rete che coinvolge musei, istituzioni, fondazioni e comunità locali”.

Siena, ancora una volta, si conferma così crocevia di memoria e futuro, dove il patrimonio etrusco non è solo testimonianza del passato, ma leva culturale per il presente e per le nuove generazioni.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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