Un colpo rapido, una fuga precipitosa e poi l’arresto. È questa la sequenza che ha portato alla pesante condanna per rapina aggravata di due uomini, oggi quarantottenni, entrambi di origine straniera, uno dei quali nato in Italia. I fatti risalgono al 24 febbraio 2023, quando i due, residenti nel pisano e impiegati come operai, hanno scelto come obiettivo una ferramenta di Poggibonsi, nella convinzione di poter agire senza ostacoli durante l’orario di pausa pranzo.
Dopo aver forzato una porta laterale, i due si sono introdotti nel negozio e hanno sottratto circa 700 euro dai registratori di cassa. Ma il piano è precipitato quando si sono imbattuti in un dipendente rimasto a pranzare nel retro. Per garantirsi la fuga, uno dei rapinatori ha afferrato una mannaia dagli scaffali e, brandendola, ha minacciato l’uomo che cercava di fermarli.
La loro fuga è durata poche ore: la tempestiva indagine dei Carabinieri di Poggibonsi, supportata dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, ha permesso di individuarli e bloccarli in provincia di Pisa. Sottoposti a processo davanti al collegio presieduto dal giudice Fabio Frangini, i due sono stati riconosciuti colpevoli sulla scorta delle indagini coordinate dal pubblico ministero Siro De Flammineis: la sentenza, arrivata ieri, ha stabilito una condanna a 8 anni di reclusione per ciascuno, riconoscendo sia la violenza esercitata che le aggravanti per l’uso di armi e la presenza di più persone.
Entrambi gli imputati avevano precedenti specifici. Nel corso delle indagini sono state fondamentali le testimonianze raccolte dai militari intervenuti. La difesa, rappresentata dall’avvocato Luisa Rita Sacheli del foro di Pisa, ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello.
Andrea Bianchi Sugarelli