Prosegue il braccio di ferro tra il Governo Meloni e la Regione Toscana. Nell’ultimo Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, l’esecutivo ha deciso di impugnare diverse leggi regionali, tra cui quella toscana sul salario minimo.
Nel mirino del Governo è finita la legge che introduce un incentivo per le aziende che applicano ai propri dipendenti un salario minimo non inferiore ai 9 euro lordi l’ora. Una misura approvata a larga maggioranza in Consiglio regionale e rivendicata con forza dalla maggioranza guidata da Eugenio Giani.
Per Eugenio Giani si tratta dell’ennesimo atto politico pregiudiziale: “La Regione Toscana ha varato leggi significative, come quella sul fine vita e quella sul salario minimo negli appalti pubblici. Ora, se aggiungiamo la legge sul turismo e quella sui balneari, siamo di fronte a un vero accanimento politico“. Il presidente della Regione accusa il governo di “disinteresse verso il lavoro sottopagato”, mentre ribadisce che “per noi è fondamentale garantire la dignità di almeno 9 euro l’ora per chi lavora con fondi pubblici o per la pubblica amministrazione”.
Mentre il fronte politico si accende, le Regioni annunciano battaglia. E in Toscana, lo scontro con Roma promette di essere uno dei temi caldi della prossima campagna elettorale.
Governo impugna la legge sul salario minimo, Giani: "Un accanimento politico contro la Toscana"
Meloni impugna anche la legge regionale sul salario minimo. Il presidente accusa: “Colpita ogni nostra scelta su diritti e lavoro, ma non faremo passi indietro”
Di Lorenzo Agnelli | 7 Agosto 2025 alle 9:00
Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.
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