Greco (direttore Museo Egizio di Torino): "Aperti a collaborare col Santa Maria della Scala di Siena"

Lectio Magistralis di Christian Greco, direttore del museo Egizio di Torino, al Santa Chiara Lab: i musei sono ricerca e senza di essa non vivono. Si apre a una collaborazione col Santa Maria

Di Cristian Lamorte | 15 Gennaio 2024 alle 14:35

Greco (direttore Museo Egizio di Torino): "Aperti a collaborare col Santa Maria della Scala di Siena"

“Il Museo e le sfide del futuro: ricerca, inclusione e transizione digitale” è stato il titolo della lectio magistralis che Christian Greco, Direttore del Museo Egizio di Torino, ha tenuto nell’Auditorium del Santa Chiara Lab dell’Università di Siena, gremito di persone. Greco ha presentato le profonde trasformazioni che il Museo Egizio si appresta ad affrontare in vista della celebrazione del bicentenario della sua istituzione, che verrà celebrato nell’autunno di quest’anno. Ma è stata soprattutto l’occasione per aprire una discussione sul futuro dei musei e sui musei del futuro. E il domani fa rima con Ricerca.

“Un museo senza ricerca non vive  – ha detto Greco – diventa come una vetrina vuota senza contenuti, il museo è ricerca, a seguito della riforma sull’autonomia dei musei gli stessi stanno ponendo sempre più attenzione a questo aspetto, che secondo me va ulteriormente sottolineato”.

E a proposito di trasformazioni alle porte non è da meno il Complesso Museale del Santa Maria della Scala di Siena con la direttrice Chiara Valdambrini in prima fila a carpire i preziosi consigli del direttore del Museo Egizio. Ed è stato proprio Christian Greco ad aprire a possibili collaborazioni tra il museo torinese e quello senese.

“Noi siamo aperti a collaborazioni con tutti – assicura Greco – dal 2014 ad oggi abbiamo firmato 89 memorandum of understanding con musei, istituti di ricerca e istituzioni culturali italiane e straniere, quando c’è una progettualità comune siamo sempre aperti, siamo al servizio della collettività”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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