Casa della Salute a Colle, i sindacati:"I cittadini pretendono una risposta dalle Istituzioni"

ll Sindacato Pensionati SPI CGIL di Colle di Val d’Elsa ha iniziato un anno fa a raccogliere le firme tra i cittadini con una petizione per la nascita di una Casa della Salute

Di Redazione | 26 Giugno 2020 alle 12:37

Casa della Salute a Colle, i sindacati:"I cittadini pretendono una risposta dalle Istituzioni"

Un anno fa, più esattamente nel mese di Maggio 2019, il Sindacato Pensionati SPI CGIL di Colle di Val d’Elsa ha iniziato a raccogliere le firme tra i cittadini con una petizione per la nascita di una Casa della Salute, indicando come sede l’ex Poliambulatorio INAM di via XXV Aprile, ormai da più di un decennio abbandonato ad un progressivo degrado.

“La petizione ha avuto un ottimo successo, – spiega il Segretario della Lega SPI CGIL di Colle Virio Bravi – perché tantissimi cittadini si sono presentati spontaneamente nelle nostre sedi per ufficializzare la loro adesione e far arrivare alle Istituzioni un messaggio di totale condivisione dell’iniziativa. Solo nei primi tre mesi abbiamo raggiunto più di 2.000 firme, tale risultato ci ha portato ad avere incontri con l’ASL Toscana Sud-Est, la Società della Salute della Valdelsa e il Comune di Colle di Val d’Elsa e a tutti loro abbiamo illustrato il risultato ottenuto ma soprattutto il beneficio che può portare una struttura pubblica del genere, indispensabile per il miglioramento delle prestazioni socio-sanitarie rivolte all’intera popolazione della zona”.

“Nelle Case della Salute, infatti, – aggiunge il Coordinatore CGIL della Valdelsa Cesare De Sanctis – è prevista la presenza dei medici di famiglia, affiancati dagli specialisti convenzionati e dalla attività infermieristica, l’assistenza sociale per la condivisione dei percorsi assistenziali rivolti ai malati cronici e la diagnostica di primo livello, tutte prestazioni garantite gratuitamente dal servizio sanitario. La Casa della Salute è presente nel nostro ordinamento dal Decreto del Ministero della Salute Turco del 10 luglio 2007, tali strutture sono ormai una realtà in tutte le Regioni, tranne la Lombardia, e questo la dice lunga”.

“Oggi il Sindacato dei Pensionati SPI CGIL, la CGIL di Zona e i cittadini colligiani, – conclude Bravi – attendono una risposta ufficiale da tutte le Istituzioni, rimaste in silenzio ormai da troppo tempo. E’ nostra intenzione continuare a perseguire una causa che va nell’interesse di tutti cittadini della zona, pertanto se non ci saranno risposte rassicuranti organizzeremo nei prossimi mesi un’iniziativa pubblica”.



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