I pensionati dello SPI-CGIL criticano la neonata Casa della Salute di Montepulciano

Il sindacato: "Una metamorfosi senza alcun miglioramento strutturale"

Di Redazione | 26 Ottobre 2022 alle 18:00

I pensionati dello SPI-CGIL criticano la neonata Casa della Salute di Montepulciano

“La Lega SPI CGIL di Montepulciano, Chianciano Terme e Pienza esprime la propria contrarietà sulla metamorfosi, senza alcun miglioramento strutturale, del Centro Medico poliziano San Cristofano in Casa della Salute”. Lo dichiara il Segretario Artimino Cappelli. “Con l’evidente mescolanza nello stesso edificio di ambulatori pubblici e ambulatori di specialisti a pagamento, una commistione non tollerabile che deve essere superata al più presto”.

“Come per la Casa della Salute di Fontebecci a Siena, – spiega il rappresentante dei pensionati – anche in questo caso non è stato applicato quanto previsto dalle disposizioni regionali, infatti non vi è traccia della multidisciplinarietà che dovrebbe garantire la presa in carico del paziente. Dove sono i pediatri di famiglia, gli specialisti convenzionati, gli infermieri territoriali, gli assistenti sociali, gli amministrativi della ASL?”.

“Inoltre la rapidità con cui si è deciso sulla trasformazione della struttura – aggiunge il Segretario – non ha permesso di modificare gli angusti spazi destinati ai pazienti, costretti ad assembramenti che certo non facilitano la prevenzione dell’insorgenza di malattie contagiose, spesso nefaste per fragili ed anziani”.

“Infine ci domandiamo se venga già assicurato il nuovo orario di apertura dalle 8 alle 20 – prosegue Cappelli – con la presenza dei medici dalle 9.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 19.30”.

“Continueremo a chiedere di intervenire per migliorare una situazione che costa ulteriori centinaia di migliaia di euro al Servizio Sanitario Pubblico, – conclude la Lega SPI CGIL di Montepulciano, Chianciano Terme e Pienza – e che dovrebbe garantire concretamente il diritto all’assistenza sancito dalla nostra Costituzione, ad iniziare da quello rivolto ai malati cronici e agli anziani attraverso la sanità di iniziativa”.



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