Il 6 ottobre a Gaiole torna il grande spettacolo de l'Eroica

Di Redazione | 16 Settembre 2019 alle 11:13

Il 6 ottobre a Gaiole torna il grande spettacolo de l'Eroica

La cicloturistica alla 23esima edizione: cinque i percorsi proposti

Domenica 6 ottobre, a Gaiole in Chianti, ecco la ventitreesima edizione de l’Eroica. I cinque percorsi  proposti rappresentano gli scenari sui quali gli eroici realizzano le proprie gesta ogni anno a Gaiole in Chianti, mai fatte di competizione o agonismo ma di “bellezza della fatica e gusto dell’impresa”. Siamo “tornati alle origini” sul percorso lungo 209 km ripercorrendo la strada bianca di Montauto, tra Monteroni d’Arbia e Asciano impraticabile fino al 2017, grazie alla determinata volontà delle comunità, delle amministrazioni locali nonché di Eroica Italia SSD. Novità 2019 è il percorso da 106 km che va alla scoperta di strade bianche mai pedalate in precedenza a L’Eroica. Strade panoramiche che consentono di unire il Chianti, le Crete Senesi e la Val D’Arbia; un percorso facile e spettacolare che certamente conquisterà migliaia di ciclisti.

km  dislivello  strada bianca  n° ristori partenza
46 709 20 km 1 dalle ore 8.00 alle ore 9.30
81 1.560 35 km 2 dalle ore 8.00 alle ore 9.30
106 1.741 49 km 2 dalle ore 6.30 alle ore 7.30
135 2.083 58 km 4 dalle ore 5.00 alle ore 7.00
209 3.891 100 km 5 dalle ore 5.00 alle ore 6.00
209 3.891 100 km 5 dalle ore 4.30 (solo bici ante 1930)

PERCORSO 46 km – PICCOLO CHIANTI
È il percorso sul quale negli anni abbiamo visto cimentarsi i personaggi più bizzarri sia per gli abbigliamenti che per le biciclette d’epoca utilizzate. Ha una lunghezza abbordabile anche se comunque necessita di un certo impegno, sia per la distanza che per il dislivello complessivo (709 mt). Lungo il percorso si attraversano 2 tratti di strada bianca per complessivi 20 km e si possono gustare prodotti toscani nel ristoro; un super classico di grande bellezza, il ristoro di Dievole al 31° km.
Il percorso passa per il “Leccione”, dove non può mancare una foto memorabile, poi si dirige verso Pianella, Vagliagli, Due Arbie e quindi Molin Lungo.

PERCORSO CORTO 81 km
È un percorso affascinante, che si sviluppa interamente all’interno delle zone di produzione del Chianti Classico, caratterizzato da 5 tratti di strada bianca per complessivi 33 km, ha oltre 1.500 mt di dislivello e 2 ristori; quello sempre più bello, ricco e gustoso di Radda in Chianti e quello ormai mitico di Lamole-Volpaia.
Non mancheranno momenti di vero folclore toscano come quello di Cecchini (re della “ciccia”) a Panzano, al fascino dei paesi vestiti a festa partendo dal Castello di Brolio, Vagliagli, Radda in Chianti e Vertine. Sfidiamo chiunque a restare insensibile a tanta bellezza paesaggistica, alle nostre strade bianche dure ed emozionanti, alla contemporanea gioia di migliaia di eroici che le percorrono.

PERCORSO CENTO 106 KM – Felice Gimondi
Il percorso CENTO misura, in realtà, 106 chilometri ed ha il pregio di unire il Chianti, le Crete Senesi e la Val d’Arbia utilizzando tre strade bianche mai utilizzate a L’Eroica. Si percorre lo stesso percorso Lungo fino a Radi poi si raggiunge Monteroni, San Martino in Grania sullo stesso percorso dei professionisti, Presciano Arbia. Si torna poi sul percorso Corto per la strada bianca che fu percorsa dai professionisti alla prima edizione dell’Eroica Pro. Si rientra a Gaiole da Pianella e Dievole.

PERCORSO MEDIO 135 KM
Si cambia totalmente scenario. La partenza è all’alba, il passaggio da Brolio in chiaroscuro illuminato dalle fiaccole a olio ed il sole sorge mentre si comincia a intravedere le torri di Siena all’orizzonte. Il percorso ha 7 tratti sterrati per complessivi 58 km ed oltre 2.000 mt di dislivello. I ristori saranno 4 partendo da quello di Radi, per arrivare a quello di Buonconvento, seguito dal ristoro di Asciano e quindi quello di Castelnuovo Berardenga. La Val d’Arbia e le Crete di Asciano, lo spauracchio del Monte Sante Marie, il rientro in Chianti. Avrete a disposizione un’intera giornata per guardarvi intorno ed accumulare emozioni che resteranno indelebili nella mente e nel cuore.

PERCORSO LUNGO 209 KM
Ecco il mitico, il vero percorso eroico che da XXIII edizioni emoziona tutto il nostro mondo; quello che arriva fino alla Val d’Arbia, ricalcando le strade del 135, poi sale verso Montalcino passando per Castiglion del Bosco attraverso la salita santificata dall’arrivo del Giro d’Italia del 2010. Si riprende fiato grazie al ristoro che quest’anno si trova nel centro della “capitale del Brunello”, fino a ritornare a Buonconvento attraverso Pieve a Salti. Luoghi questi che molti conoscono grazie a Nova Eroica ed Eroica Montalcino. Nella seconda parte il percorso punta verso Asciano, Monte Sante Marie, Castelnuovo Berardenga, Radda. Con 3.891 mt di dislivello, 15 tratti di strade bianche per un totale di 115 km e 5 fantastici ristori, L’Eroica è un’esperienza di ciclismo mistico. I ristori si trovano a Monteroni d’Arbia, Montalcino, Buonconvento, Asciano e Castelnuovo Berardenga. Quando un partecipante a L’Eroica riesce a vedere illuminate nella notte le prime case di Gaiole in Chianti, scendendo da San Donato e Vertine, può incominciare ad assaporare l’emozione di potersi definire “vero eroico”!

“L’idea de L’Eroica – ha detto l’ideatore Giancarlo Brocci – è figlia delle mie passioni di ragazzo, della eco che ancora era molto forte attorno al duello sportivo del secolo fra Bartali e Coppi. Tutta la generazione di mio padre ne era stata coinvolta, quei due campioni avevano riscattato l’immagine dell’Italia nel mondo dopo una guerra disastrosa. Il ciclismo era lo sport popolare per eccellenza, il più seguito nel mio bar di bambino. Poi, agli inizi degli anni 90, scrissi un progetto giornalistico che lanciava l’idea del Parco Ciclistico del Chianti, ovvero la mia zona come ideale di per sé per andarci in bici. Era un modo di pensare ad uno sviluppo di questi spettacolari territori senza doverne cambiare i connotati, senza svenderli. Nel 95 organizzai la prima Granfondo, dedicata al grande campione toscano Gino Bartali e dal 97 nacque L’Eroica come gadget per chi partecipava, appunto, alla “Bartali”: due settimane dopo, senza pagare di nuovo, chi aveva corso la Granfondo si poteva riscrivere a questa cicloturistica d’epoca. Non competitiva, si legava all’idea della preservazione delle ultime strade bianche ed alla riscoperta delle antiche radici del ciclismo; si poteva fare anche con bici normali ma noi avremmo premiato solo chi veniva su bici vecchie, riproponendo l’immagine di un ciclismo che aveva fatto innamorare tanta gente. Per anni è stata gestita da un gruppo di amici per pura passione, in modo volontario, ciò che fondamentalmente resta ancora oggi connotato saliente, ed il suo successo deriva proprio dalla condivisione di sentimenti che la gente de L’Eroica è stata in grado di trasmettere ad ognuno dei suoi sempre più numerosi partecipanti. Il primo segreto del suo successo, tuttora, è l’autenticità che vi si respira, uguale a sé stessa anche coi grandi numeri che ha raggiunto.



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