Il grande cinema in musica incanta Colle Val d’Elsa

L’Orchestra da Camera Fiorentina apre la stagione in abbonamento di Valdelsa Teatri con un emozionante omaggio a Morricone. E sabato arriva Luca Bizzarri.

Di Redazione | 26 Ottobre 2025 alle 19:30

Il grande cinema in musica incanta Colle Val d’Elsa

C’è una magia particolare che si accende quando le luci di sala si abbassano e il sipario svela la promessa di note indimenticabili. Così, nella cornice raccolta e vibrante del Teatro del Popolo di Colle Val d’Elsa, e grazie al costante impegno dell’assessore alla Cultura Daniele Tozzi, ha preso vita la stagione in abbonamento di Valdelsa Teatri. Il circuito coinvolge anche Poggibonsi e Certaldo e si preannuncia come una delle principali novità culturali dell’anno. L’inaugurazione è avvenuta sulle ali delle colonne sonore più amate del grande cinema. È stata l’Orchestra da Camera Fiorentina diretta da Giuseppe Lanzetta ad incantare il pubblico con “Omaggio a Morricone, musiche dal grande schermo”.

La serata ha registrato una partecipazione calorosa e trasversale, segno tangibile della capacità attrattiva di un programma che finalmente porta nella provincia senese l’atmosfera delle grandi capitali culturali. Sul palco, una formazione orchestrale di altissimo livello ha offerto un’esecuzione vivace e coinvolgente, restituendo con precisione e sensibilità le suggestioni delle colonne sonore che hanno segnato la storia del cinema italiano e internazionale.

Il programma ha guidato il pubblico in un percorso emozionante tra le opere di Ennio Morricone, Nino Rota e Nicola Piovani. Le note di brani immortali come quelle tratte da “C’era una volta in America”, “Nuovo Cinema Paradiso”, “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” e “La leggenda del pianista sull’oceano” hanno dipinto, uno dopo l’altro, quadri sonori densi di atmosfera e memoria collettiva. Non è mancato l’omaggio all’ingegno melodico di Rota e Piovani, a completare una serata che ha celebrato la simbiosi perfetta tra musica e immaginario cinematografico.

L’Orchestra da Camera Fiorentina, sotto la direzione solida e ispirata di Giuseppe Lanzetta, ha confermato la propria reputazione internazionale: dinamiche perfettamente calibrate, fraseggi raffinati, una coesione d’insieme che ha permesso ai timbri orchestrali di emergere con chiarezza e profondità. La compagine, nata nel 1981 su iniziativa dello stesso Lanzetta, ha messo in campo tutto il suo bagaglio tecnico e interpretativo, offrendo un concerto di rara eleganza e vigore espressivo.

Dal punto di vista teatrale, la serata si è distinta per un uso sapiente degli spazi sonori, capaci di valorizzare sia le architetture melodiche più intime sia le grandi aperture orchestrali. Musicalmente, la scrittura evocativa delle partiture è stata resa con precisione millimetrica, ma anche con quella partecipazione emotiva che distingue una pura esecuzione da una vera esperienza di ascolto. L’interazione tra direttore e orchestra si è rivelata il motore di una narrazione musicale fluida e senza forzature, capace di coinvolgere il pubblico dall’inizio alla fine.

Insomma, l’apertura di stagione si è imposta come un momento di grande rilievo: una serata di alto profilo che ha confermato la vocazione del nuovo cartellone Valdelsa Teatri a proporre eventi di respiro nazionale. Un’offerta che mancava nel panorama culturale locale e che promette di arricchire l’inverno senese con appuntamenti di grande valore.

L’attenzione ora si sposta sul prossimo atteso appuntamento del 1 novembre: “Non hanno un dubbio”, il nuovo spettacolo di e con Luca Bizzarri, scritto con Ugo Ripamonti e ispirato al popolare podcast e al libro omonimo. Un’analisi brillante e ironica sull’attualità, sulla comunicazione politica e sulle contraddizioni della società contemporanea, condotta con il consueto stile tagliente e intelligente di Bizzarri. Le premesse sono quelle di un evento di grande richiamo, che si preannuncia già verso il tutto esaurito.

La stagione è appena iniziata e la Valdelsa sembra già pronta a diventare un nuovo punto di riferimento per la cultura teatrale della Toscana.

Andrea Bianchi Sugarelli



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