Uno sguardo che va oltre il presente e che prova a immaginare il futuro della città partendo dalle istituzioni. Davide Ciacci, presidente del Consiglio comunale di Siena, approfitta della chiusura politica del 2025 per delineare le priorità del 2026 e per accennare, senza forzature, anche all’orizzonte più lontano del 2028, quando si chiuderà la legislatura.
Il prossimo anno sarà simbolico: ottant’anni dalla nascita della Repubblica e dalla Costituzione, un anniversario che il Consiglio comunale intende celebrare con una serie di iniziative dal forte valore istituzionale e storico.
“Come da tradizione – spiega Ciacci – ogni dieci anni il Consiglio comunale invita tutte le donne che hanno fatto parte dell’Aula. Stiamo lavorando a diverse attività legate a questo anniversario”. Un percorso che guarda alla memoria e al ruolo delle istituzioni locali nella storia democratica del Paese.
Tra le iniziative in cantiere anche un recupero di appuntamenti rimasti incompiuti nel 2025, come il Consiglio comunale dedicato al Giubileo. “Era tutto pronto – racconta – ma la morte del Pontefice ha inevitabilmente rimodulato i lavori. Non lo escludiamo: potrebbe diventare l’occasione per un bilancio postumo, con la partecipazione del Cardinale, che per noi resta sempre un grande onore”.
Non solo celebrazioni. L’idea è anche quella di ricostruire la storia del Consiglio comunale di Siena, partendo dal primo Consiglio eletto nel dopoguerra, ottant’anni fa. Un lavoro di ricerca e valorizzazione che si affianca a un altro progetto fortemente simbolico: “Vorrei – spiega Ciacci – realizzare un volume dedicato alla Sala del Capitano, il luogo dove si riunisce il Consiglio, insieme alla mia segreteria e allo staff. È una sala bellissima, carica di storia, che merita di essere raccontata”.
Poi lo sguardo si sposta inevitabilmente sul futuro politico personale. Il 2028 non è lontano e la domanda su una possibile nuova sfida è naturale. Ciacci, però, mantiene un profilo prudente: «Intanto arriviamo bene alla fine a Siena. Poi, se i cittadini vorranno, proverò a continuare a coltivare la mia passione per la politica».
Nessuna fuga in avanti, ma nemmeno passi indietro. “Ho la fortuna di avere un lavoro, una famiglia felice e tante cose da fare – conclude – ma la politica resta una delle mie priorità. E quindi, se ci saranno le condizioni, riproveremo a essere protagonisti su Siena“.
Un futuro ancora aperto, dunque, ma con una certezza: il Consiglio comunale, nelle intenzioni del suo presidente, continuerà a essere uno dei luoghi centrali della vita democratica cittadina.