Erano molto attese le parole di Papa Leone XIV nel suo primo Regina Coeli. Dopo il commento al Vangelo, che riguardava la figura di Gesù Buon Pastore, il nuovo Pontefice in occasione della preghiera mariana si è concentrato sul tema della pace, nel solco di Papa Francesco, ricordando che in corso c’è una terza guerra mondiale a pezzi. Poi la ricorrenza della Festa della Mamma, il “non abbiate paura” di Woytiliana memoria, il pensiero per i giovani e per le vocazioni. Il secondo discorso di Papa Prevost, dopo quello post Habemus Papam, dalla Loggia della Basilica di San Pietro non ha deluso le aspettative e ha toccato i migliaia di fedeli che hanno affollato Città del Vaticano.
Dopo la benedizione e i saluti del Santo Padre, anche i cori per Leone Decimo Quarto in un trambusto nel quale si univano le campane a festa e i suoni delle bande musicali provenienti da tutta Italia in occasione del Giubileo a loro dedicato.
Dunque migliaia di fedeli da tutto il mondo, i quali si sono sforzati di parlare italiano davanti alla telecamera per commentare questo nuovo storico ciclo della chiesa cattolica con Papa Leone XIV. Non solo Olanda, Slovacchia o addirittura Paraguay come si può ascoltare nelle interviste, ma anche fedeli dalla provincia di Siena, come ad esempio Matilde, da Castellina Scalo, attivista dell’associazione Pro Vita, associazione che Leone XIV ha salutato e menzionato in fondo al suo discorso.
Oltre ad essere stato un appuntamento con la storia con parole cariche di significato da parte di Leone XIV e rivolte al mondo, è stata altresì una giornata di Festa.