Nuovo impianto crematorio: al Laterino monta la protesta

Costituito un comitato per chiedere la nuova collazione dell’inceneritore, già 160 firmatari. Il motivo risiede nelle emissioni nocive, che rappresenterebbero un rischio

Di Redazione | 6 Dicembre 2020 alle 11:35

Nuovo impianto crematorio: al Laterino monta la protesta

Una presenza non gradita. Si intensifica il dissenso attorno alla futura costruzione di un nuovo impianto di cremazione all’interno del cimitero del Laterino. I residenti della zona hanno avviato una raccolta firme – al momento hanno aderito 160 persone – per chiedere all’amministrazione comunale di rivedere il progetto. Il comitato, nato per dare forza all’azione dissuasiva, non si oppone alla realizzazione di un altro forno, ma chiede di individuare un’altra collocazione. L’ubicazione prevista dal piano sarebbe circa a 100 metri dalle abitazioni più vicine, ma secondo un articolo del regolamento di Polizia mortuaria, menzionato dai firmatari, i cimiteri si dovrebbero trovare ad almeno 200 metri dal centro abitato. Il comitato, consapevole dell’impossibilità di spostare la struttura, vorrebbe perciò rivedere la posizione dell’inceneritore.

Il motivo risiede nelle emissioni nocive, che rappresenterebbero un rischio per i cittadini. A tale proposito, i residenti hanno prodotto uno studio dettagliato sulla ricaduta in termini atmosferici, con allegata una mappatura della rosa dei venti per segnalare i luoghi più idonei per l’impianto. Loro ne avrebbero proposto uno, situato al termine del viale dei pini, che dista 300 metri sia dalle case che dalla sede universitaria della Facoltà di Scienze della terra.



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