In Consiglio comunale la discussione sul nuovo forno crematorio del Laterino

L'assessore Pugliese fa il punto rispondendo all'interrogazione del Pd: "si è provveduto a elaborare e inserire in procedura l’atto relativo all’approvazione del progetto, che verrà comunicata al proponente non appena l’atto stesso diverrà esecutivo, questione di giorni"

Di Redazione | 24 Febbraio 2021 alle 16:26

In Consiglio comunale la discussione sul nuovo forno crematorio del Laterino

Durante il Consiglio comunale di oggi Alessandro Masi, Giulia Periccioli, Luca Micheli e Bruno Valentini (PD) hanno portato all’attenzione dell’Aula la ristrutturazione e riqualificazione di alcune aree cimiteriali e la realizzazione del forno crematorio.

Masi, dopo un excursus che ha ripercorso le varie tappe che portarono, nel 1896, a dotare Siena di un forno crematorio, e il suo restauro effettuato nel 1998 dal Comune in collaborazione con SO.CREM di Siena (l’associazione di promozione sociale con sedi in tutta Italia), ha fatto presente al consesso che “dopo l’appalto dei servizi cimiteriali con project financing non hanno avuto corso le opere previste nel contratto”.

Riportando quanto detto a tutti i capigruppo dal presidente della So.Crem lo scorso maggio, e cioè: “la mancata realizzazione dei bagni all’ingresso del Laterino, che adesso si trovano lontani e in condizioni disagevoli, la costruzione di nuove cellette per le ceneri, perché esaurite, così come la creazione del giardino delle rose per la dispersione delle ceneri”. A tutto questo Masi ha aggiunto anche il fatto che “i costi della cremazione, come gli altri servizi cimiteriali: tumulazioni, esumazioni, estumulazione, sono cresciute dell’Iva con il passaggio al privato”. Così come, dato il mancato  servizio di espianto dei pacemaker e che il forno del Laterino non può accogliere le salme con questo dispositivo, a differenza dei moderni impianti, il defunto deve essere trasportato altrove, per una spesa presunta di 200 euro, nel più vicino forno crematorio abilitato e che si trova a Firenze”.

Da qui la richiesta “vista la delicatezza del tema, ma anche la questione economica e l’efficienza di un servizio a domanda individuale”, di conoscere “lo stato di avanzamento del progetto e la tempistica sulla chiusura dei lavori di adeguamento, anche con riferimento alle preoccupazioni espresse sull’adeguamento del forno crematorio da una petizione di cittadini, appresa sulla stampa”.

Nell’anno 2020 “si è provveduto – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Sara Pugliese – purtroppo con le difficoltà note a tutti, a causa della pandemia, all’approvazione del progetto definitivo previsto in sede di project e a convocare ed effettuare la conferenza dei servizi per la valutazione del progetto e il recepimento dei relativi pareri. Nel dicembre 2020 il soggetto proponente ha provveduto a consegnare il progetto esecutivo emendato secondo le prescrizioni ricevute, e a presentare alle autorità competenti la documentazione inerente la AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) relativamente alla modifica dell’impianto di cremazione. Esaminando il progetto ai soli fini della rispondenza alle vigenti normative in materia di lavori pubblici (come previsto dal disciplinare di project) si è provveduto a elaborare e inserire in procedura l’atto relativo all’approvazione (Determina Dirigenziale n. 466 del 19/2/2021), che verrà comunicata al proponente non appena l’atto stesso diverrà esecutivo. Quindi è questione di giorni”.

Masi ha ringraziato per la risposta ricevuta perché “il completamento delle procedure autorizzative e di compatibilità, e poi dei lavori, doterà la città di una struttura adeguata ed in grado di soddisfare le richieste e le sensibilità dei cittadini”.



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