Incidente Zanardi, supplemento di perizia conferma: decisiva la caduta del campione

Dal supplemento di perizia chiesto ai tecnici dai magistrati, che ha analizzato 7 ulteriori punti, emergerebbe che se il campione non avesse perso il controllo del velocipede, i due mezzi non sarebbero venuti a contatto. Invasione dell'autotreno non determinante, di poche decine di centimetri

Di Redazione | 19 Gennaio 2021 alle 17:25

Sarebbe stata la caduta di Alex Zanardi dalla sua handbike a provocare il grave incidente del giugno 2020 a Pienza sulla Sp 146: se il campione non avesse perso il controllo del velocipede, i due mezzi non sarebbero venuti a contatto. E la lieve invasione dell’autotreno, non sarebbe stata determinante. A confermarlo, secondo quanto ha raccolto radiosienatv da fonti investigative, è il supplemento di perizia disposto dalla Procura di Siena, che accogliendo la richiesta della famiglia Zanardi, ha sottoposto ai periti finora coinvolti 7 ulteriori quesiti specifici, le cui risposte sono state riunite in un nuovo documento tecnico messo a disposizione dei magistrati, che adesso sono chiamati a decidere se rinviare a giudizio il camionista indagato per lesioni da incidente stradale, o archiviare il tutto.

I tre professionisti (Dario Vangi, dell’Università di Firenze, per la Procura, Mattia Strangi dell’Università di Bologna per la difesa dell’indagato, e Giorgio Cavallin per i familiari dello sportivo) si sono confrontati da remoto per le operazioni peritali, analizzando le singole fattispecie tecniche: i consulenti hanno notato che Zanardi – anche per caratteristiche proprie dell’handbike incapacitata a piegarsi – avrebbe affrontato le curve con traiettorie larghe, andando a ridosso della linea di mezzeria; vistosi venire incontro il mezzo pesante, che secondo i rilievi sconfinava con le ruote di poche decine di centimetri, lo sportivo bolognese avrebbe reagito con una manovra a rientrare che l’avrebbe però portato a cadere e a schiantarsi contro la ruota anteriore sinistra del camion.

Ma senza tale caduta, sostengono due periti su tre, i due veicoli non sarebbero venuti a contatto. La minima invasione infatti, da sola, non sarebbe stata in grado di provocare il sinistro. Fra i punti messi a fuoco, anche la presenza di un ciclista davanti all’autotreno, che forse potrebbe aver influenzato il comportamento alla guida di Zanardi.

C.C



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