Un incontro definito da tutti “positivo, utile e concreto” quello che si è svolto nelle scorse ore tra il nuovo Prefetto di Siena, Valerio Massimo Romeo, e i rappresentanti territoriali di Fim, Fiom e Uilm, accompagnati dalla RSU aziendale, per fare il punto sulla vertenza Beko. Un confronto fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali, che hanno espresso apprezzamento per la tempestività e l’attenzione mostrata dal Prefetto a pochi giorni dal suo insediamento.
“Una sensibilità non scontata”, ha sottolineato Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil Siena. “Il Prefetto ha scelto di incontrarci subito, dimostrando la volontà di comprendere a fondo la complessità della vertenza, inclusi gli aspetti tecnici e gli accordi quadro già sottoscritti, sia a livello ministeriale che in Regione. Abbiamo percepito una vicinanza concreta da parte di chi rappresenta il Governo sul territorio. Questo ci motiva a proseguire la mobilitazione con maggiore fiducia, perché oggi la vertenza Beko non è solo una questione occupazionale: è una battaglia per il futuro di tutto il territorio. Serve una risposta collettiva e unitaria”.
Sulla stessa linea anche Giuseppe Cesarano, segretario della Fim Cisl Siena: “Ci fa davvero piacere che il Prefetto, rappresentante dello Stato sul territorio, si stia prendendo cura in prima persona di questa vertenza. Gli abbiamo illustrato il quadro completo, sottolineando che la fase più difficile inizia ora. La reindustrializzazione richiede un impegno quotidiano, e verificare la presenza di soggetti industriali seri sul territorio sarà determinante. Da questo punto di vista, il supporto e la vigilanza del Prefetto sono per noi fondamentali”.
Cesarano ha poi ribadito un concetto già emerso più volte: “Il 1° gennaio 2026 sarà uno spartiacque. Da quel giorno la fabbrica sarà chiusa, i lavoratori in cassa integrazione a zero ore, e l’attenzione pubblica rischia di calare. Ma la vertenza non si chiuderà lì: continuerà fino a quando non ci sarà un vero piano industriale, concreto e inclusivo, per tutti i lavoratori e per Siena”.
Anche Massimo Martini, segretario della Uilm Siena, ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “Il Prefetto ha voluto ascoltarci, ha compreso il lavoro fatto finora e ha riconosciuto il valore dell’impegno portato avanti dai lavoratori. Ha anche assicurato la sua presenza al presidio permanente davanti ai cancelli, un segnale forte. Gli ho detto chiaramente che in questa vertenza anche il Prefetto deve essere uno di noi: coinvolto, vicino, parte attiva. È essenziale che diventi garante del processo di reindustrializzazione. Serve un percorso vero, rapido e orientato alla piena rioccupazione”.