Io tifo Mens Sana: scatta la raccolta fondi per le giovanili

Di Redazione | 14 Febbraio 2019 alle 0:17

Io tifo Mens Sana: scatta la raccolta fondi per le giovanili

Al Garden l’assemblea dell’associazione. L’appello di Guidarini a Macchi: “Metta almeno in sicurezza la società, così da permettere l’ingresso di eventuali investitori”

La difficilissima situazione societaria della On Sharing Mens Sana è stata discussa questa sera all’Hotel Garden, durante una partecipata assemblea aperta a soci e tifosi: scatta la raccolta fondi, da almeno 15mila-20mila euro, per il fabbisogno immediato delle giovanili biancoverdi, a partire dai materiali di gioco, prima mission indicata insieme al disperato salvataggio del titolo sportivo. “Più siamo più contiamo” è lo slogan lanciato dal presidente Guido Guidarini.

Giovanili – C’è un impegno etico improcrastinabile nei confronti di famiglie e ragazzi che indossano la casacca biancoverde, cui va permesso di continuare a svolgere allenamenti e partite fino alla fine del’anno: fatti i conti di quel che manca per coprire la gestione complessiva, sui 50-60mila euro, si punterà a un crowdfunding per ridurre i disagi, attraverso magari delle intestazioni di fatture. Fermo restando un eccesso di severità da parte della Polisportiva Mens Sana, secondo l’associazione, nel tagliare luci e utenze ai campi, per i mancati pagamenti da parte della società. I presenti hanno chiesto di poter fare in modo che i soldi eventualmente reperiti, almeno 15-20mila euro, siano investiti in modo trasparente. Si studieranno della soluzioni a riguardo. Intanto, alcuni tifosi hanno già annunciato sui social un’autotassazione spontanea, esterna ad associazione e società.

Prima Squadra – L’associazione ha relazionato di aver avuto un incontro con il dg Filippo Macchi e l’amministratore di Siena Sport Network Pietro Mele lo scorso 5 febbraio, in cui si era paventato la costruzione di un nuovo organigramma societario, grazie alla collaborazione dei soci minori, e un piano per tamponare le uscite dei giocatori. Promesse di fatto non mantenute, con la situazione che è degenerata (l’ultima ufficialità è di Marino a Ravenna, criticato dal pubblico per qualche sorriso di troppo in Romagna) anche se il presidente Massimo Macchi ha oggi garantito allo stesso Guidarini di poter ancora farcela. Molta della discussione si è poi spostata sugli 880mila di crediti messi a bilancio, che secondo l’ex presidente Lami sarebbero in gran parte ormai inesigibili. I dubbi su quella cifra avrebbero portato l’associazione ad astenersi nel voto sul bilancio. A che punto è la mediazione col Comune per trovare investitori? Su questo Guidarini è poco ottimista: “Ad oggi nessun soggetto, nè pubblico nè privato si vuole avvicinare a una condizione semi-fallimentare. Macchi prima deve almeno mettere in sicurezza la società, per permettere a eventuali nuovi investitori di avere meno sospetti e dubbi”. L’incubo, oltre che economico, è anche sportivo, nell’immediato: entro lunedì 18 i giocatori dovranno firmare le liberatorie attestanti i pagamenti degli stipendi del trimestre ottobre-dicembre con penalizzazione di un punto per ogni mensilità non corrisposta. A quota 7 scatta la radiazione, e 3 già sono stati inflitti. E un’altra vera urgenza sono i lodi, prima che diventino esecutivi e facciano scattare l’escussione della fidejussione bancaria dell’iscrizione: col mercato bloccato la squadra rimane all’osso e le rimanenti 11 partite potrebbero falsare l’esito del campionato. Con tutte le conseguenze del caso. Gli occhi della Federazione sarebbero addosso più che mai, e dalle quelle parti il nome Mens Sana non riscuote storicamente grandi simpatie.

C.C



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