Restituire un’esperienza concreta e collettiva maturata in cinque anni di accoglienza, ascolto e supporto alle donne vittime di violenza: è questo il cuore dell’iniziativa “L’Iglù che racconta”, organizzata da La Casa di Hilde, in programma sabato 2 agosto a Piancastagnaio, dal titolo “Tra Arte, Diritto e Passioni. Riflessioni ad alta voce per un percorso di uscita dalla violenza di genere e domestica più libero, sicuro e supportato”.
Un momento pubblico che vedrà intervenire figure di spicco del mondo giudiziario italiano, come Marco Bouchard, già magistrato e presidente di Rete Dafne Italia, Francesco Menditto, procuratore della Repubblica di Tivoli, insieme a Luciana Breggia e Paola Di Nicola Travaglini, entrambe già magistrate, insieme ai tanti volontari che operano in prima linea alla Casa di Hilde.
“L’obiettivo è condividere pubblicamente una riflessione maturata sul campo – spiega Lucia Ciuffoletti, coordinatrice della Casa di Hilde – per rendere l’esperienza di questi anni un bene comune, un patrimonio operativo e umano a disposizione di tutta la comunità. Nata nel 2020 da un’assemblea spontanea di donne, La Casa di Hilde è oggi una realtà autofinanziata che conta oltre 230 volontarie e volontari. Gestisce tre case rifugio tra Piancastagnaio, Sorano e Pitigliano, in attesa della quarta a Saragiolo, offrendo accoglienza immediata a donne che, attraverso pronto soccorso, assistenti sociali o forze dell’ordine, si trovano a dover lasciare la propria casa per motivi di sicurezza”.
“Il problema – sottolinea il Responsabile Amministrativo Eros Guerrini – è che spesso questi percorsi di accoglienza sradicano completamente la donna dal suo contesto, mantenendo intatti i privilegi all’autore di violenza. È un sistema imperfetto, pieno di frammentazioni. Per questo vorremmo portare alla riflessione collettiva l’idea di applicare misure di confinamento per chi ha maltrattato, evitando che sia sempre la donna a dover pagare il prezzo più alto“.

L’evento si svolgerà all’interno dell’ormai simbolico Iglù, struttura itinerante e spazio di confronto costruito dalla Casa di Hilde per sensibilizzare le comunità locali, con il coinvolgimento del Comune di Piancastagnaio, della Pro Loco e di numerose associazioni sportive e culturali del territorio.
“È un’occasione preziosa – conclude Ciuffoletti – non solo per chi lavora nel sociale o nel diritto, ma per tutti coloro che vogliono capire meglio cosa significhi davvero affrontare e uscire dalla violenza”.
