La Rosa d’Oro di Pio II torna a splendere a Siena: inaugurato il nuovo allestimento al Museo Civico

Svelata anche la mostra “Florent in auro”, frutto della collaborazione con l’Università di Siena. L’opera simbolo del Giubileo 2025 diventa cuore del percorso espositivo cittadino

Di Redazione | 11 Dicembre 2025 alle 19:00

La Rosa d’Oro di Pio II torna a splendere a Siena: inaugurato il nuovo allestimento al Museo Civico

La Rosa d’Oro di Pio II risplende di nuova luce nel Museo Civico di Siena. È stato inaugurato oggi, giovedì 11 dicembre, il nuovo allestimento permanente dedicato al prezioso dono che il pontefice senese fece alla città nel 1459: un simbolo di prestigio, identità e relazioni politiche, scelto anche come emblema ufficiale delle celebrazioni del Giubileo 2025.

L’opera, realizzata dall’orafo papale Giovanni di Simone Ghini e per secoli custodita nell’antica Anticappella, trova ora spazio nella Cappella dei Signori, dove un progetto espositivo su misura ne esalta la storia e il valore artistico. L’inaugurazione, aperta nella Sala del Concistoro, ha visto la partecipazione del sindaco Nicoletta Fabio, del rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra, di Michelina Simona Eremita Direttrice dei Musei civici e del docente Unisi Paolo Torriti, curatore della mostra collegata “Florent in auro”.

La Rosa d’Oro racconta il rapporto speciale che Pio II volle instaurare con la sua città” ha dichiarato il sindaco Fabio, sottolineando come il nuovo allestimento renda più leggibile una storia che appartiene al patrimonio civico senese. “Restituirla in una forma accogliente significa dare centralità a un simbolo identitario, parte del cammino verso il Giubileo 2025”.

Il rettore Di Pietra ha espresso soddisfazione per l’iniziativa e ha ringraziato gli studenti del Master in Storia, design e marketing del gioiello per il contributo creativo portato alla mostra “Florent in auro”. “Le loro opere dimostrano come l’Ateneo sia ricco di talenti capaci di trasformare idee in progetti reali”.

Paolo Torriti ha spiegato come la mostra rappresenti la conclusione del percorso formativo del master: “Alle allieve è stato chiesto di lasciarsi ispirare dalla Rosa d’Oro per realizzare disegni di gioielli, poi trasformati in prototipi grazie alla collaborazione con aziende e laboratori orafi durante lo stage”.

Michelina Simona Eremita ha ricordato il valore unico dell’opera: “È una delle testimonianze più preziose del Museo Civico, esempio dell’altissima maestria dell’artigianato artistico quattrocentesco. Era doveroso valorizzarla”.

Accanto al nuovo allestimento, è stata inaugurata anche l’esposizione dedicata all’oreficeria contemporanea, visitabile nella Sala dei Pilastri fino al 18 gennaio 2026. I lavori degli studenti del master – tra disegni, modelli e prototipi – raccontano un percorso che unisce ricerca storica, progettazione e collaborazione con il distretto orafo aretino, in dialogo con uno dei capolavori simbolo del Rinascimento senese.



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