La visione di Siena di De Mossi: "Turismo, moda e agroalimentare: nuove possibilità per i giovani"

Di Redazione | 24 Giugno 2019 alle 18:20

La visione di Siena di De Mossi: "Turismo, moda e agroalimentare: nuove possibilità per i giovani"

Il bilancio del sindaco un anno dopo: “Nuove possibilità occupazionali, lavoriamo per questo”

Un anno fa esatto Luigi De Mossi diventava il nuovo sindaco di Siena. Una data storica per Siena, essendo il primo sindaco eletto di centrodestra dal dopoguerra in poi. Oggi alla sala delle Lupe, il primo cittadino ha tenuto una conferenza stampa per tracciare un bilancio del suo primo anno al governo della città del Palio “il giudizio lo dovete dare voi giornalisti e sopratutto i cittadini, i più attenti alle esigenze della comunità. Non voglio medaglie appese al collo”, ha sottolineato, e delle sue prospettive future. Fra queste il superamento della Siena come “città banca” e lo sviluppo di nuove aree dove i giovani senesi possano trovare lavoro e professioni.

“Puntiamo sul turismo di qualità, l’agroalimentare, sulla moda e il manifatturiero – spiega il Sindaco – Ecco perchè ci buttiamo su questi campi, i ragazzi devono avere altri sfoghi e possibilità occupazionali, non è pensabile più solo l’economia e la banca, come quando una decina di anni fa il posto di lavoro era quasi un automatismo”.

“Abbiamo il cuore antico e il futuro davanti a noi. Vorrei lasciare una città dove  i giovani non si devono dannare per cercare un lavoro da 1000 euro – è l’auspicio – una città in cui si ha la possibilità di lavorare nel turismo, nella cultura conoscere le lingue, avere relazioni con l’estero qualificanti, essere mezzagri, cioè mezzi agricoltori e imprenditori, vedere persone che lavorano nella moda, vorrei che la città si avvii verso questa strada”.

“Whirlpool? Un gioiello, peccato le commesse siano poche – evidenzia – Gli occupati sono persone perbene che vogliono lavorare, da tutelare ad ogni costo. La Lega ha lavorato bene con Casucci e Tiziana Nisini, spero arrivino i frutti di questo impegno. Mps invece ha problemi strutturali, tutte le banche stanno cambiando e chiudendo gli sportelli esternalizzando i servizi, sarebbe successo anche senza il crac”.

 



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