L'ANPI di Siena commemora i martiri di Scalvaia e della Caserma Lamarmora, a 77 anni dall'eccidio

La Commemorazione ufficiale non si è potuta tenere a causa delle limitazioni date dall'emergenza sanitaria

Di Redazione | 12 Marzo 2021 alle 9:47

L'ANPI di Siena commemora i martiri di Scalvaia e della Caserma Lamarmora, a 77 anni dall'eccidio

L’undici marzo del 1944, sulle pendici del Monte Quoio (nel comune di Monticiano), dopo un’operazione di rastrellamento ordinata dal Console della GNR di Grosseto Ennio Barberini – condotta dalla sezione senese della GNR e da alcune pattuglie di soldati tedeschi – furono fucilati, presso il cimitero di Scalvaia, dieci partigiani della Brigata Garibaldi Spartaco Lavagnini: i fratelli Alizzardo e Alvaro Avi, Cesare Borri, Solimano Bozzi, Armando Fabbri, Ezio Filippini, Azelio Pieri, Lilioso Antonucci, Aldo Mari e Faustino Masi. Tutti ventenni.

Nei combattimenti precedenti era morto un altro partigiano, Giovanni Bovini ed un suo compagno, il francese Robert Houdin, ferito, morirà al Santa Maria della Scala.
Altri sette membri della Lavagnini furono trasportati, prigionieri, a Siena.
Di questi, tre verranno condannati al carcere dal Tribunale militare di Firenze, mentre Renato Bindi, Adorno Borgianni, Tommaso Masi e Primo Simi – pure loro giovanissimi – troveranno la morte per fucilazione alla caserma La Marmora di Siena il 13 marzo.

Non potendo effettuare, per l’emergenza sanitaria, come ogni anno la Commemorazione ufficiale alla Caserma Bandini di Siena, omaggiamo la memoria dei martiri di quei giorni tremendi – giovani antifascisti che sacrificarono la propria vita contro la dittatura concorrendo alla Liberazione – con rispetto e riconoscenza ancora più forti.



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