Le scelte di Gilardino sul fattore età: “Questione di tempo”.

Dall’andamento di mercato si possono capire gli orientamenti del mister. Porta e attacco affidati all’esperienza. Nei giocatori di movimento i 4 under

Di Giuseppe Saponaro | 13 Settembre 2020 alle 9:50

Le scelte di Gilardino sul fattore età: “Questione di tempo”.

“Questione di tempo” (About Time) è un film del 2013 scritto e diretto da Richard Curtis. Il fattore tempo è, pensandoci bene, uno dei più importanti nel nuovo Siena che si sta preparando per affrontare le insidie della D.

Il tempo corre  ed incide sulle scelte: la preparazione che si sta effettuando tra le mura amiche, il mercato che, gioco forza, è stato affrontato con ritardo. Tutte difficoltà con cui tecnico e direttore sportivo si stanno confrontando cercando di trovare soluzioni idonee per far trovare pronta, ai nastri di partenza, una squadra che, per come è stata presentata, punta immediatamente a risalire verso il professionismo.

Per la verità il tempo, letto come età, ci fa ben intendere anche gli orientamenti di mister Gilardino che pare aver puntato sul concetto di “asse di esperienza”. Partiamo dalla porta.  Il vissuto sportivo e la carriera di Davide Narduzzo non lasciano spazio ai dubbi: sarà lui a difendere i pali bianconeri.  A 26 anni l’estremo difensore, nativo di Pordenone, ha scelto di scendere di categoria per immergersi nella nuova avventura. La sua presenza nel rettangolo verde impone all’allenatore un dogma: i 4 under obbligatori (che la lega di D impone, per l’anno in corso, così composti: 1 classe 1999, 1 classe 2000, 1 classe 2001 e 1 classe 2002) dovranno essere, necessariamente, tutti di movimento. Un poker di “entusiasmo verde” da gestire con intelligenza nella considerazione, ovvia, che quelli indicati sono limiti anagrafici per i quali si può star sotto la soglia ma non sopra.

Anche per l’attacco, per la verità, una “linea d’azione” c’è già: Luca Forte, un passato in B coronato da esperienze con la maglia azzurra con l’under 20 (1 gol) insieme a Marco Guidone (un ritorno dopo la stagione non esaltante della scorsa stagione) rappresentano una coppia di reale “lusso” per la categoria. In particolare, quest’ultimo è chiamato ad un campionato che può dare gli stimoli giusti in una piazza che pare aver accolto con estremo piacere il suo ritorno.

E’ come se l’allenatore volesse, in un ideale corpo di squadra, una colonna vertebrale di sicuro affidamento. Portiere ed attaccanti ci sono già. Novità si attendono a centrocampo ed in difesa settori per i quali, siamo sicuri, il direttore sportivo sta lavorando, anche in queste ore, per dare valore aggiunto ad una rosa che, per ovvi motivi, dovrà avere il giusto bilanciamento tra “giovani e più esperti” interpreti.

Tutto lascia pensare che i 4 under possano agire, in gran parte, sugli esterni per garantire velocità e lasciare la famosa colonna vertebrale alla “saggezza”.  Sarà veramente così? Lo sapremo presto. Tra poco il calcio giocato troverà spazio, finalmente, al posto di ipotesi e previsioni. E’ solo “Questione di tempo”.

Giuseppe Saponaro

Giornalista pubblicista da oltre 15 anni, si occupa di comunicazione nel pubblico impiego. Ha lavorato in Italia e all'estero. Si dice onorato di risiedere a Siena, città che vede crescere i suoi figli. Parla e scrive di sport ed attualità: nel suo passato radio e carta stampata. Nel presente il web.



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